Pubblicato il 15 Novembre 2022
Si moltiplicano i casi di denunce di stupri che, se prima si consumavano in luoghi nascosti e bui, oggi vengono portati a termine senza problemi in ospedali e università o per strada alla luce del sole. Pochi giorni fa un’infermiera denunciò di essere stata violentata nel reparto di Urologia nel Policlinico Umberto I di Roma dal suo tutor.
Un’altra torbida storia di violenza e di stupro giunge da Torino, dove una ragazza è stata violentata tra il 29 e il 30 ottobre da un 17enne nella residenza universitaria Paolo Borsellino di Torino.
La confessione choc dello stupratore: “Lei mi ha promesso di non denunciare”
Lo stupratore è un 17enne definito “violento e insensibile alla sofferenza altri” che, secondo il gip “ha sopraffatto la ragazza con una violenza che poteva anche ucciderla”.
Il ragazzo, per il quale è stata disposta la misura cautelare in carcere, ha raccontato la sua versione lasciando intendere addirittura che la ragazza fosse consenziente.
Ha rivelato che inizialmente era entrato per derubare un uomo ma poi, quando ha sentito la voce di una ragazza dietro la porta, ha cambiato i piani. Ha aperto la porta e ha visto l’universitaria nuda e ha deciso di violentarla.
Inizialmente, secondo il racconto delirante del 17enne, la ragazza era reticente ma poi avrebbe cambiato atteggiamento fino addirittura a ringraziarlo. “Mi ha fa offerto di fare una doccia insieme nella stanza – ha raccontato il 17enne – mi ha promesso di non denunciare e mi ha anche fatto i complimenti per il bel viso”.
Dalle indagini emergono altri particolari inquietanti, infatti mezz’ora prima dello stupro il ragazzo aveva seguito un’altra studentessa fino all’ingresso della sua residenza universitaria.
Chi è il 17enne stupratore sbandato e violento
I giudici descrivono il ragazzo come “un violento che vive alla giornata e che commette reati per recuperare i mezzi di cui poter vivere e il costoso abbigliamento illustrato con fierezza. Mostra una felpa da lui indicata come modello unico al mondo e assai costosa”.
Il 17enne ha anche raccontato di aver subito una violenza sessuale da piccolo ma, secondo il gip, non c’è un contesto sociale che possa aiutarlo e infatti ha scritto: “Ha dimostrato di essere incontenibile tanto che la famiglia aveva cominciato ad allontanarlo mandandolo in Senegal per frequentare la scuola coranica”.