Pubblicato il 1 Ottobre 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
Il tema Rigassificatore a Piombino è partito come il solito, con una forte base di contestazione difficilmente controvertibile ma soprattutto con una posizione già definita, senza alcuna possibilità di concertazione. No al Rigassificatore e guai a parlare di compensazioni. La politica locale dopo un inizio incerto non si è fatta sfuggire l’occasione di cavalcare la tigre del consenso. Le posizioni del popolo, di solito radicali, dovrebbero essere filtrate e mediate da chi si assume posizioni di responsabilità generale, come chi governa, almeno fino a che esisterà la democrazia rappresentativa, speriamo ancora per molto. Purtroppo Abbiamo già visto gli effetti del populismo, a Piombino con Rimateria, dove le posizioni del “ deve chiudere Rimateria”, hanno portato non solo a far restare insoluti i problemi ambientali, come le discariche abusive Li53 e 36 ettari, ma a trovarci con un ambizioso piano industriale della nuova proprietà,Rinascenza Toscana, con annesso ampliamento dei volumi di discarica; questa volta però senza il controllo pubblico, perché la società entrante non è partecipata come Rimateria ma totalmente privata. Altro esempio lo troviamo in Puglia con il gasdotto Tap, dove solo oggi si presenta una proposta di legge diretta a disporre compensazioni territoriali, peraltro sempre offerte dalla società realizzatrice e mai accettate dalla classe politica , con la proposta di trasferirle in natura di sconto sulle bollette del gas delle famiglie pugliesi; una misura compensativa di natura territoriale comeprevisto dalla legge statale 239 del 2004. Il tema non è quello di schierarsi, come va di moda oggi, salvo cambiare subito sponda col vento che gira, il tema dovrebbe essere il rilancio di un territorio depresso sotto il profilo economico come quello sociale e non è vero che Piombino sta lentamente rialzando la testa, chi lo dice lo fa soloper opportunità politica. Nel caso che si decida che non c’è alternativa per il rigassificatore a Piombino, ci sono tutte le premesse per iniziare a lavorare seriamente sulle compensazioni, prima che sia troppo tardi , dopo potremmo trovarci in una posizione di svantaggio contrattuale. Intanto dobbiamo chiedere almeno un 80% di sconto sulle bollette digas e luce, per poter pagare almeno le cifre di un anno fa, un’iniziativa estesa a tutte le famiglie indipendentemente dal reddito e a tutte le attività commerciali e imprenditoriali. Non solo, sarà necessario ottenere i contributi necessari per terminare l’espansione del Porto, sarà fondamentale rafforzare la posizione siderurgica oltre che dotarsi di quelle infrastrutture viarie e ferroviarie indispensabili per qualsiasi potenzialità di impresa futura. Altri finanziamenti saranno necessari per mettere in sicurezza le discariche e avviare quel percorso di rigenerazione urbana che potrebbe sottrarre terreno alla fabbrica per nuovi insediamenti produttivi, parcheggi scambiatori, parchi pubblici e opere pubbliche per il restyling della città.
Riccardo Gelichi
Portavoce di Ascolta Piombino