Pubblicato il 3 Ottobre 2020
Si è concluso a Canicattì (Agrigento), in Sicilia, con successo e attenzione da parte del pubblico, “Collegamenti”, il Festival della Legalità 2020. Un Festival che, nei suoi cinque giorni di programmazione dal 21 al 25 settembre, ha offerto una variegata proposta di attività ed eventi alla presenza di numerosi ed eccellenti artisti e ospiti: “È stata una settimana molto intensa e per certi versi anche inaspettata” – ha dichiarato Simone Luglio, direttore artistico del Festival. “Inaspettata la partecipazione così generosa del pubblico, dei ragazzi e dei cittadini che hanno affollato i nostri workshop, i nostri incontri e i nostri spettacoli nonostante le restrizioni anti Covid. Un’affluenza ordinata, attenta e felicemente stupita”, si legge in un comunicato stampa. La manifestazione, promossa dall’amministrazione comunale con il coordinamento di Chinnicchinnacchi Teatro, in collaborazione con Approdi Permanenti, ha fatto memoria del sacrificio dei giudici Saetta e Livatino, insistendo sul valore della legalità in una veste dinamica e inclusiva.
Un Festival vicino al territorio e dal calendario fitto di eventi: dal teatro di prosa di Angelo Campolo, alla performance di teatro danza di Lucia Cammalleri, al circo contemporaneo degli Sbadaclown. Interessanti i talks a cura di Davide Lorenzano su grandi temi – come la crisi dell’antimafia, il giornalismo sostenibile, la memoria spiegata ai più piccoli, la cooperazione come forma di resistenza – alla presenza di numerosi ospiti dal mondo della magistratura, dell’attivismo, della letteratura. Tra questi: Matteo Frasca, Fiammetta Borsellino, Leonardo Guarnotta, Michele Pennisi, Salvatore Vella, Roberto Saetta, Fabio Marchese Ragona, Gero Tedesco. Ad aprire e chiudere il Festival, negli anniversari di morte dei giudici Livatino e Saetta, due docufilm di Davide Lorenzano: “Il Giudice di Canicattì”, con la voce di Giulio Scarpati, e “L’Abbraccio. Storia di Antonino e Stefano Saetta” (Bridge Film), con la voce di Gaetano Aronica e la fotografia di Daniele Ciprì, accolto dalla recente 50° edizione del Giffoni Film Festival. Di grande impatto e partecipazione anche gli workshop su spazio, corpo e voce di Chiara Callegari e le clownerie del circo contemporaneo a cura degli Sbadaclown che uniti alle azioni cittadine a cura di Lucia Cammalleri, hanno reso ancora più vicine la realtà del Festival al territorio con attività laboratoriali per tutte le fasce di età.