Una suora mette ko un ambientalista dopo averlo placcato: si opponeva alla costruzione della chiesa

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Una suora francese a un tratto ha tirato fuori una forza d’urto potentissima, al punto da mettere letteralmente ko un ambientalista corpulento che manifestava, con altri ambientalisti, per impedire alle religiose di una comunità la costruzione di un centro di spiritualità nella regione francese dell’Ardeche.

Il video del placcaggio e dello scontro finito con un capitombolo del manifestante sta facendo il giro del mondo. Le immagini spesso sono accompagnate, sui social, da commenti tipo: mai contrastare i miti, anche le suore nel loro piccolo si arrabiano.

E’ dal 2018 che il progetto di costruzione di un grande centro religioso nella località Saint-Pierre-de-Colombier risulta piuttosto controverso.

Lunedì scorso gli ambientalisti si sono opposti ferocemente alle suore. Prima le religiose hanno formato una catena umana per proteggere la realizzazione dei lavori e le ruspe pronte a scavare, hanno iniziato a cantare litanie alla Madonna ma poi sono iniziate le zuffe e il parapiglia. Le suore più anziane si sono fatte in disparte, lasciando agire una religiosa dall’aspetto innocuo che con una grinta da rugbista ha atterrato uno degli attivisti del collettivo ecologico Les Amis de la Bourges.

La manifestazione era iniziata di mattina in un clima già piuttosto teso. Gli attivisti sono riusciti ad penetrare nel recinto del sito, nel frattempo fortificato da barriere che avevano piazzato le suore nottetempo. Alcuni attivisti riusciti a intrufolarsi nel cantiere ha innescato violenti scontri accompagnato da alterchi.

L’associazione “Pour l’Avenir de la Vallée de la Bourges” aveva presentato una sospensione provvisoria dei lavori contro il decreto della prefettura che autorizzava la ripresa dei lavori del complesso religioso. Nel parco regionale dei monti dell’Ardèche, un cantiere anche minuscolo scatena subito le reazioni. Secondo gli ambientalisti il centro di spiritualità altererebbe l’equilibrio della regione perchè porterebbe troppa gente in loco. La futura basilica permetterebbe di ricevere 3500 persone, il che significa traffico di autobus e inquinamento. Per il momento, il Vaticano e il vescovo di Viviers sono contrari alla costruzione del complesso, ritenuto troppo grande ma il permesso di costruzione è stato effettivamente convalidato nel dicembre 2018 dal municipio di Saint-Pierre-de-Colombier. I primi lavori erano iniziati nel 2019 ma poi sono stati sospesi per permettere uno studio ambientale più approfondito. Fino allo scontro inedito tra l’intrepida suorina e l’ambientalista messo ko. 

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Redazione Nazionale

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