Le 2 facce del Green Pass, intanto arriva Omicron: necessario nuovo vaccino?

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Diciamolo chiaramente, il Green Pass, ce lo aspettavamo. Non è una grande novità, anche se in tanti continuano a viverlo come una restrizione della libertà personale. In fondo mica è il virus il nemico dell’umanità, è lo Stato “brutto e cattivo” che ci separa e crea inimicizie fra il popolo.

Siamo in pandemia? Talvolta sembra di no. Almeno, secondo alcuni la pandemia, ormai lo sappiamo, è una montatura, qualcosa di inventato dai poteri forti per vendere i vaccini. Ma andiamo per ordine.

Super Green Pass

Super Green Pass, cos’è e cosa comporterà? Innanzitutto andrà in vigore il 6 dicembre, giorno di San Nicola ed entrerà in circolazione proprio come le feste di Natale. Fra luci e boati, però quelli di chi scenderà in piazza a manifestare, senza distanziamento e senza mascherine, in nome di quella libertà che, a quanto pare, è solo di alcuni mentre gli altri, continuano a farsi vaccinare, prima, seconda, terza dose.

Ma c’è già chi protesta dicendo che il green pass arriva in ritardo, e a proposito dell’obbligatorietà della terza dose per alcune categorie, il presidente della Regione Campania De Luca si chiede “C’è proprio bisogno di aspettare il 6 dicembre per rendere operative queste misure? Ma cosa stiamo aspettando? Ci voleva la zingara per capire che bisognava introdurre l’obbligatorietà della terza dose per il personale sanitario?”

Insomma, tutto e il contrario di tutto. Ormai ci stiamo abituando a questo modo di fare. Sono i social che ce lo insegnano, dove i post si sprecano e dove vige la convinzione che anche se qualcosa è stato scritto, con un colpo del mouse, può essere cancellato. E allora, fiumi di parole si sprecano e inveiscono contro ogni inziativa volta a proteggere ora il Natale, poi il turismo e sempre l’economia.

Le due facce del Green Pass

Ma vediamo nel dettaglio, di cosa stiamo parlando. Il Green Pass rafforzato, così è stato definito, è una certificazione verde che sarà valida fino al 15 gennaio e sarà rilasciata solo alle persone vaccinate o guarite da covid 19. In pratica ci saranno 2 green pass, uno base rilasciato alle persone che decidono di ricorrere al tampone, e che permetterà loro di recarsi a lavoro e uno rafforzato che consentirà ai vaccinati e a chi è guarito da covid 19, di andare in palestra, in piscina, e in tutti quei luoghi della socialità a cui, da sempre, siamo abituati.

In sintesi, nell’idea originale, il Super Green Pass dovrebbe rendere impossibile ai non vaccinati, andare al ristorante, al cinema, al teatro, ai concerti, agli eventi. Insomma per loro nulla più vita sociale, niente sport al chiuso, questo ripeto, almeno nell’intento di partenza. Anche perchè poi, rimane comunque, un problema grande quanto il mondo: i controlli.

E si sa noi siamo italiani e per noi vale il detto: fatta la legge, trovato l’inganno. Quando è andato in vigore il green pass, i controlli non sono stati efficaci, al punto che, attualmente, esiste una cartina di tutta l’Italia con i locali che non chiedono il green pass. Mossa intelligente? Strategica? Furba o anti-economica? Non lo sapremo mai.

Intanto vedremo cosa accadrà a questo Super Green Pass che, promette di tutelare i vaccinati, anche se in ogni caso, lo scopo ideale è quello di far crescere la platea di chi facendosi inoculare il vaccino, non correrebbe il rischio di andare ad intasare gli ospedali e le terapie intensive.

Le reazioni

E ci viene spontaneo a questo punto chiederci quali sono le reazioni di chi, finora si è fatto paladino della libertà di scelta. Parlo del leader della Lega, Matteo Salvini che in un braccio di ferro col governo che, come sempre ha creato non poche tensioni, è riuscito a strappare poco o niente.

Infatti, Salvini si è dovuto accontentare di fissare come data limite delle restrizioni il 15 gennaio, invece del 31, e di evitare la riduzione della durata dei tamponi, rimasta a 72 ore per i molecolari e a 48 per gli antigenici.

In più Salvini può rivendicare l’esclusione del Green pass per i bambini, magra consolazione anche questa ma almeno il leader della Lega può sfoggiare questa come piccola vittoria.

E intanto Giorgia, ovviamente, Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, continua a strizzare l’occhio ai Movimenti no vax, ribadendo l’inutilità di uno strumento quale il green pass, leggiamo infatti a chiare lettere dal suo profilo fb che “ci troviamo a ridosso del Natale e il green pass non ha dato quelle garanzie di sicurezza promosse e auspicate”.

E inoltre accusa il governo non solo di “non ammettere il fallimento”, ma anche “di continuare a sbagliare mira” potenziando quello che lei definisce “il passaporto vaccinale”.

“Le eventuali chiusure e le ulteriori discriminazioni verso una fetta di popolazione – conclude Meloni – sono solo un modo per scaricare le responsabilità sui cittadini italiani e su un’intera nazione che ha la necessità e l’urgenza di ripartire”.

Intanto, Omicron è già fra noi

E mentre il governo italiano è già pronto con il super Green Pass, covid 19 non dorme e dimostra tutta la sua variabilità e si estende al pari di un contagio la notizia della variante africana che già ha fatto sentire la sua presenza in Europa. In Europa? Ma noi italiani, ancora una volta pensavamo di essere immuni o almeno speravamo nella buona sorte e invece, la nuova variante, che già ha scatenato non poche polemiche, fa irruzione in Italia. Omicron è fra noi.

Omicron, infatti, atterra in Campania e colpisce la città di Caserta. Un uomo rientrato dal Mozambico, residente nella città della Reggia, in seguito a dei nomali controlli sanitari, inclusi quelli per la ricerca di covid 19, risulta positivo. Ma non solo, i dati forniti ed elaborati dall’ospedale Cotugno di Napoli danno il responso: “si tratta della variante Omicron”.

E l’uomo, dipendente dell’Eni è già stato definito “paziente zero”. E la storia ricomincia.

Positivo l’uomo e la sua famiglia: la moglie e i suoi 2 figli che frequentano la scuola elementare, fortunatamente tutti con sintomi lievi (paucisintomatici).

Ovviamente la notizia ha messo in allarme l’Asl di Caserta che prontamente sta proseguendo nel tracciamento dei contatti dell’uomo che, però, ovviamente, ha attraversato l’Italia (da Milano a Caserta, passando per il Lazio) ma ha fatto sapere: “di aver rispettato pedissequamente, tutte le normative, evitando contatti con persone terze”.

Inevitabilmente i figli dell’uomo che, prima di scoprire la positività del padre si sono recati a scuola. Questo ha determinato un allarme aggiuntivo e così la scuola ha messo in isolamento 2 classi, per evitare il diffondersi di ulteriori contagi.

Scacco matto ai No Vax

E la domanda è ora: i vaccini potranno arginare gli effetti della nuova variante o si dovrà dar seguito alle dichiarazioni di Pfizer e Moderna che già sono a lavoro per realizzare un nuovo vaccino al fine di contrastare Omicron e frenare la prepotenza di Covid 19? Se sarà necessario un nuovo vaccino contro la variante Omicron, Moderna sarà in grado di «produrlo su larga scala entro l’inizio del prossimo anno». Lo ha affermato il capo dei ricercatori dell’azienda statunitense, Paul Burton, secondo quanto riportato dal Guardian.

Ci consolerà sapere che l’uomo rientrato dal Mozambico era stato vaccinato con 2 dosi ed era in attesa di poter accedere anche alla terza ma ha fatto sapere che “Sono soddisfatto di essermi vaccinato, perché il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia”. E in questo caso è “scacco matto” ai no vax.

E intanto il ministro della salute, Roberto Speranza fa sapere che “ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione”.

E ovviamente Giorgia Meloni, sempre sul pezzo, non si fa sfuggire l’occasione e attacca Speranza: “scusa quindi nel dubbio fermerete anche l’immigrazione illegale?”

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Giovanna Giaquinto

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