Pubblicato il 10 Aprile 2024
Un incidente imprevisto, imprevedibile, sconvolgente. E’ la definizione data da un turbato Marco Masinara a quel che ha provocato la tragedia a Suviana. Il sindaco del Comune in provincia di Bologna non si capacita per quel che è accaduto ieri nella centrale idroelettrica di Enel Green Power.
Adesso, senza girarci attorno, si spera in un miracolo.
Perché si assottigliano le speranze di trovare superstiti.
Il bilancio è già pesantissimo: 3 vittime, 5 feriti gravissimi, 4 dispersi.
Se si pensa che la tragedia della Thyssenkrupp del giugno del 2007 a Torino, considerata la più grave nel luogo di lavoro di una azienda storica, provocò cinque vittime, si comprende perché quel che è avvenuto ieri già venga considerata la strage più pesante in uno stabilimento importante, percepito come sicuro, al riparo da eventi così disastrosi.
D’altronde, le paro di Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, su quel che pure in questi momenti si sta cercando di fare nello scenario infernale della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, sono, purtroppo, eloquenti: “Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”.
❌#Bologna, #esplosione in centrale idroelettrica di #Suviana: 100 #vigilidelfuoco, di cui 61 inviati in rinforzo dalle regioni limitrofe, impegnati nelle delicate operazioni di soccorso [#10aprile 7:30] pic.twitter.com/vE3QRxrQkQ
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) April 10, 2024
“La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha spiegato Cari.
A entrare è proprio l’acqua del lago, che, ormai, ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina: “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”.
E fa venire ancora di più i brividi quel che si è scampato. Una sessantina di studenti delle scuole medie Muratori di Vignola avevano da poco finito la loro visita alla centrale idroelettrica e avevano cominciato a fare merenda. I ragazzi e i loro professori delle tre classi delle medie hanno sentito forte odore di bruciato e si sono allontanati in tempo, prima dell’esplosione che poi da loro è stata chiaramente distinta.