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Svolta stadi con il Decreto Semplificazioni, c’è anche il Tardini. De Siervo: “Occasione storica”

Pubblicato il 10 Agosto 2020

Se con il nuovo DPCM entrato in vigore da questa mattina e che resterà valido fino al prossimo 7 settembre non ci sono buone notizie per gli amanti del calcio, con gli stadi che resteranno ancora chiusi al pubblico visto il parere degli esperti che considerano ancora troppo rischioso “inscatolare” migliaia di persone all’interno del medesimo impianto, buone notizie arrivano dal Decreto Semplificazione, che potrebbe finalmente dare nuova forza al calcio e alle società, che potranno intervenire con modifiche o costruzioni ex novo negli stadi italiani, senza più attendere l’autorizzazione della sovrintendenza. 

“L’emendamento sugli stadi al Decreto Semplificazione può rappresentare la svolta che attendiamo da tanti anni – dice l’AD Luigi De Siervo ai microfoni dell’ANSA – È necessario ammodernare impianti ormai obsoleti e costruire stadi polifunzionali e moderni, al passo con quelli costruiti in tutta Europa”.

Qualche mese fa, nel momento di maggior spinta da parte delle squadre di Serie A per la ripartenza del campionato, dodici squadre si erano fatte firmatarie di un progetto per una nuova legge sugli stadi, che garantisse un futuro più lucente (e meno burocratico) per l’ammodernamento degli stadi italiani, consegnato al Ministro Vincenzo Spadafora. Tra queste squadre vi era anche il Parma, desideroso di intervenire sul Tardini, per renderlo più moderno e funzionale. Con il Decreto Semplificazione sembra essersi aperta una nuova era, che potrebbe riportare il calcio italiano ai suoi massimi livelli e più competitivo anche in Europa. 

Niccolò Pasta