Lampedusa

Lampedusa – Dopo il maltempo tornano gli sbarchi

Ancora sbarchi a Lampedusa. Sette imbarcazione, con complessivi 282 migranti a bordo sono arrivati ieri sull’isola. Dopo la prima imbarcazione con 68 persone di origine tunisina, nella notte una motovedetta della Guardia di Finanza ha intercettato e fatto sbarcare un’altra barca con 103 persone di svariate nazionalità.

Spiaggia dei conigli – Accesso limitato e solo su prenotazione

Sarà possibile accedere alla Spiaggia dei conigli a Lampedusa solo su prenotazione, con un numero massimo di mille e cento persone al giorno. Questo è il risultato del confronto con il Comune delle Pelagie e Legambiente Sicilia (che gestisce l’Area protetta) per garantire sia una fruizione sostenibile della spiaggia, permettendo un’esperienza piacevole ai turisti, sia la tutela dell’habitat idoneo alle tartarughe marine per l’ovodeposizione.

Lampedusa – Continuano gli sbarchi durante la notte. 552 migranti tratti in salvo

Altri sbarchi nella notte tra il 6 e il 7 Luglio a Lampedusa. 4 imbarcazioni infatti, con a bordo un totale di 552 migranti tra uomini, donne e bambini di diverse nazionalità, sono state soccorse e accompagnate all’isola dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia di Finanza.

Lampedusa – sovraffollamento negli hotspot, in 600 salgono su nave quarantena

1.583 persone a fronte di una capienza massima di 250 posti. Questi i numeri che testimoniano la condizione di sovraffollamento nel quale versava l’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. Per l’occasione la GNV Azzurra, in servizio da Gennaio 2021 presso il Ministero dell’interno come nave-quarantena, procederà all’imbarco di 600 migranti.

Migranti – Musumeci: “Ipocrisia di Roma e Bruxelles farà altri morti in mare”

A seguito dello sbarco di oltre duemila migranti sulle coste di Lampedusa avvenuto nel week-end, il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, tramite il rilascio di un comunicato stampa ha dichiarato: “Non è con le sole buone volontà che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti (quasi sempre donne e bambini) nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles. A gestire questa infinita tragedia hanno lasciato la Sicilia, Lampedusa in testa, con i nostri sanitari, i nostri volontari e i pochi uomini in divisa. Ho chiesto di incontrare il ministro dell’Interno per rinnovare, con il sindaco dell’isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l’Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia”.