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[VIDEO] Commemorazione Ninni Cassarà, Orlando: “Mafia non governa Palermo, ma esiste ancora, ricordare il sacrificio per avere fiducia nel domani”

Questa mattina (6 Agosto), a Palermo in piazza Giovanni Paolo II prima e presso la chiesa del SS. Salvatore dopo, si sono svolte le cerimonie di commemorazione del 36° anniversario degli omicidi di mafia del vice questore aggiunto Ninni Cassarà e dell’agente di Polizia di Stato Roberto Antiochia. Alle celebrazioni ha partecipato anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. DI seguito le sue dichiarazioni raccolte in un video:

Mafia: Maxioperazione dei carabinieri a Palermo – 11 arresti

Esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per undici indagati (9 in carcere, uno agli arresti domiciliari e uno con obbligo di dimora nel comune di residenza),per i Carabinieri del comando provinciale di Palermo. Per gli undici indagati l’accusa è quella (a vario titolo) di associazione mafiosa, detenzione di stupefacenti, favoreggiamento personale e tentata estorsione,

Mafia – Maxi operazione nel palermitano, 85 misure cautelari

85 misure cautelari eseguite stamattina (5 Giugno) all’alba dal Comando Provinciale di Palermo e dalla Direzione Investigativa Antimafia. Gli 85 indagati, di cui adesso 63 in carcere, 18 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti ad obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria, sono stati ritenuti avario titolo responsabili di delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione magiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati di materi di armi, droga, estorsione e corruzione.

Palermo – Confiscato alla mafia un panificio nel quartiere Noce

L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ha eseguito un provvedimento di confisca dei beni a N. Pecoraro. I beni in questione, per altro già sequestrati una volta nel 2019, hanno un valore complessivo stimato di 300.000 mi la euro. Nello specifico, si tratta del panificio Pecoraro nel quartiere Noce, e di due immobili nel quartiere Sperone.

Trattativa Stato-Mafia, la Procura di Palermo chiede la conferma delle condanne di primo grado

Al termine della requisitoria, il sostituto procuratore generale di Palermo, Sergio Barbiera ha chiesto alla corte d’assise d’appello di confermare le condanne inflitte in primo grado a boss, ex carabinieri e politici imputati di minaccia a Corpo politico dello Stato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

Scuola – Lagalla: “Piena sinergia tra ministero e regione per potenziare istituti scolastici in Sicilia”

L’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla ha espresso, ieri (23 Maggio) in occasione della giornata di commemorazione della strage di Capaci, grande sinergia e voglia di collaborazione tra Regione Siciliana e ministero dell’Istruzione, affinché la scuola sia sempre più lo strumento principe per formare le nuove generazioni, educare alla legalità e affrontare con coraggio la cultura mafiosa.

Condorelli – Solidarietà da Musumeci e Miccichè

Nel Marzo 2019 Giuseppe Condorelli, amministratore unico della storica azienda di prodotti dolciari, ricevette a casa sua minacce di stampo mafiose, lui denunciò senza pagare il pizzo e ieri (4 Maggio) finalmente, grazie all’operazione Sotto scacco sono stati arrestati a Catania, insieme ad un totale di quaranta, anche gli esponenti del clan di Belpasso che minacciò proprio Condorelli.

Borsellino – pm di Caltanissetta: “Avola dice il falso”

Ha commentato così, tramite una nota ufficiale, il procuratore aggiunto Gabriele Paci in merito a quanto ha dichiarato Maurizio Avola, mafioso catanese, ieri sera (Martedì 28 Aprile) sulla trasmissione “Mafia. La ricerca della verità” andato in onda sul canale La7. Durante la trasmissione Avola ha dichiarato la sua partecipazione alla strage di Via D’Amelio che ha tolto la vita al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta.

Palermo – Deputato di Forza Italia rinviato a giudizio per corruzione

Il Giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio per corruzione elettorale Stefano Pellegrino, deputato regionale di Forza Italia e presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars. Pellegrino era stato indagato nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri di Trapani che portò al fermo di tre imprenditori accusati di aver finanziato la famiglia del boss latitante Matteo Messina Denaro.