Tagliato l’autovelox di Carceri (PD) lungo la regionale 10, “Fleximan” in azione di nuovo

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Fleximan ormai inarrestabile: dopo l’abbattimento dell’autovelox a Riese Pio X, nel trevigiano, il bilancio degli autovelox abbattuti deve essere aggiornato. L’uomo misterioso ha messo ko un altro autovelox, questa volta sulla regionale 10 nel territorio del Comune di Carceri nel padovano nella notte tra venerdì 19 gennaio e sabato 20 gennaio.

Autovelox abbattuto col solito modus operandi

Sale a 12 il numero degli autovelox abbattuti e il modus operandi è sempre lo stesso: viene prima segato il palo che sorregge il dispositivo, poi preso a calci fino a renderlo non più funzionante. Anche in questo caso i cittadini hanno inneggiato all'”impresa” di Fleximan, eretto ormai ad eroe nazionale per i suoi atti di vandalismo. Sui social sono comparse numerose foto degli automobilisti che hanno immortalato l’autovelox abbattuto per poi condividere gli scatti sui loro profili. Proseguono le indagini delle forze dell’ordine ma, almeno per il momento, Fleximan è sempre riuscito a dare scacco matto agli inquirenti che stanno facendo gran fatica a individuare l’abbattitore seriale degli autovelox.

Il rischio emulazione

Intanto tra le forze dell’ordine si sta diffondendo un timore fondato: il rischio di emulazione. Oltre ai numerosi dispositivi abbattuti nel Veneto, altri episodi simili se ne sono registrati in Piemonte, in Lombardia e in Emilia Romagna. Potrebbero essere emulatori di Fleximan e quindi il fenomeno rischierebbe di dilagare a macchia d’olio.

Non solo autovelox, anche i dossi sono finiti nel mirino dei vandali della strada. A Veronella, provincia di Verona, è nato un nuovo personaggio, Dossoman, che in una frazione di Giavone ha smontato bullone dopo bullone un dosso rallentatore e ha fatto sparire anche il cartello che indicava il limite di velocità in quel tratto.

L’ira dei sindaci

De Pellegrin, sindaco di Val di Zoldo nel bellunese, si è scagliato contro Dossoman e gli stessi utenti che inneggiano sui social a questi personaggi: “Avanti così – ha tuonato su Facebook – adesso fate saltare anche i semafori! Meritiamo l’estinzione”.

De Pellegrin, pur ammettendo che qualche suo collega magari ha esagerato per fare cassa, non giustifica assolutamente questi comportamenti: “Non nascondo che qualche mio collega possa aver esagerato o fatto il furbo ma questo non giustifica l’assurda e pericolosissima campagna che si sta diffondendo sui social. Io non so chi sia Fleximan, ma è una follia trasformare in un eroe un uomo che sta danneggiando una proprietà della comunità messa lì per tutelare le persone da chi corre come un pazzo per strada”.

Ha ribadito poi la necessità di avere autovelox e dossi per tutelare l’incolumità dei cittadini stessi: “Nel mio Comune mi pregano di installare nuove postazioni, perché c’è chi corre a 100 all’ora in un centro abitato, rischiando di ammazzare qualcuno. Sono tutti bravi a inneggiare sui social al presunto eroe, ma poi li voglio vedere quando le auto sfrecciano a folle velocità sotto casa loro…”.

Anche i sindaci degli altri comuni sono furiosi, non solo con Fleximan ma anche con gli utenti social che inneggiano all’abbattitore seriale di autovelox con frasi del tipo “Eroe”, “Sei un grande”, “Facci sognare” o “Continua così”.

Le indagini

I carabinieri di Belluno, Treviso e Rovigo si stanno scambiando informazioni per risalire a Fleximan e per capire se si tratta di una sola persona o di un gruppo di varie persone. Come detto non è escluso che possano esserci anche degli emulatori, cosa che renderebbe ancora più complesse le indagini. Non si esclude l’ipotesi che le indagini possano essere condotte da un’unica Procura.

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Redazione Nazionale

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