Pubblicato il 29 Luglio 2024
“Seguiamo con grande attenzione non soltanto i nostri 1200 militari che addestrano le forze armate libanesi, ma anche i 3000 italiani. Siamo pronti a qualsiasi evenienza nel caso in cui, e ci auguriamo che non accada, la situazione dovesse peggiorare”. L’allarme è del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Ci impegnano a fare tutto ciò che serve per tutelare l’incolumità degli italiani che vivono in Libano. Certamente oggi invitiamo gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza. Chi può rientrare lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese fin quando la situazione è così complicata”, aggiunge.
“Ho parlato con i Ministri di Israele Israel Katz e del Libano Bou Habib per evitare una nuova guerra. Interrompere la spirale di violenza è possibile. Il governo è impegnato per la pace e la stabilità, anche attraverso il contingente italiano Unifil per il quale ho chiesto protezione. Il rispetto della risoluzione Onu 1701 è cruciale”, spiega.
“In due lunghe telefonate ho sentito il ministro degli esteri del Libano e di Israele. Siamo preoccupati per l’inizio di un’escalation nell’area. Ho ribadito a entrambi i ministri l’impegno dell’Italia per una de-escalation chiedendo che venga applicata la risoluzione per la creazione di una zona blu per evitare una ripresa delle ostilità sospese. Noi lavoriamo per la pace, e ci auguriamo che un rafforzamento delle forze armate libanesi possa contenere Hezbollah”, riferisce.
Gente intentando abandonar el Líbano vía el Aeropuerto Internacional de Beirut, ante las tensiones de guerra inminente.
— JimmyNews (@jimmynewsES) July 29, 2024
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“Lo Stato di Israele non vuole e non può passare sotto silenzio quello che è accaduto. La nostra risposta arriverà e sarà dura”, ha detto Benyamin Netanyahu in visita a Majdal Shams, dove sono stati uccisi 12 tra bambini e adolescenti da un razzo lanciato dal Libano.
“Hezbollah, con il sostegno iraniano, ha lanciato qui un missile iraniano che ha causato la morte di 12 anime innocenti”, ha aggiunto il primo ministro israeliano.
“Alla comunità drusa – ha garantito ancora il premier – dico: non perdete la speranza di fronte alle aggressioni dell’asse del male dell’Iran e degli Hezbollah. Lo stato di Israele continuerà ad essere al vostro fianco, qui, in tutta la regione, oggi domani e sempre”.