Pubblicato il 10 Febbraio 2022
Il cacciatore, di conseguenza, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto per uso di mezzi di caccia vietati.
Anche negli ultimi giorni di questa stagione venatoria i reparti Carabinieri Forestali di Taranto sono stati impegnati nel contrasto alle pratiche di bracconaggio.
I militari hanno svolto controlli maggiormente nelle aree percorse dal fuoco negli ultimi dieci anni e nelle aree protette individuate sia dalla normativa europea, ovvero i siti Rete Natura 2000.
Molte operazioni si sono mostrate impegnative e delicate, poiché bracconieri particolarmente ingegnosi hanno posizionato i richiami acustici in casse di acciaio blindate per evitare che vengano rubate.
A Massafra, in località Boara, i carabinieri hanno sorpreso un cacciatore con un richiamo acustico elettronico, strumento in grado di riprodurre il verso dei volatili, utilizzato per attirarli e facilitarne l’abbattimento. Per questo hanno sequestrato il fucile e le munizioni, oltre al richiamo acustico che, in seguito alla confisca disposta dall’autorità Giudiziaria, verrà distrutto.
Il cacciatore, di conseguenza, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto per uso di mezzi di caccia vietati.
Complessivamente, dalle giornate di preapertura, che segnano l’avvio della stagione venatoria 2021/2022, in provincia di Taranto i Carabinieri Forestali hanno effettuato circa 750 controlli, deferendo all’autorità Giudiziaria 7 cacciatori e sequestrando 7 fucili da caccia, centinaia di cartucce, 12 richiami acustici illegali completi di batterie e amplificatori, 12 esemplari di avifauna abbattuti. Sono 23, invece, i cacciatori ai quali sono state comminate sanzioni amministrative per circa 4 mila euro.