I carabinieri di Taranto hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a un 30enne pregiudicato, A.S., ritenuto responsabile della detenzione finalizzata allo spaccio di 8,3 chili di sostanza stupefacente e di una pistola con relativo munizionamento rinvenuti il 10 marzo scorso in un armadietto a ridosso del rimessaggio della Lega navale (risultata estranea ai fatti contestati).
Il giovane, all’atto della notifica del provvedimento restrittivo, si trovava ai domiciliari in quanto era stato di recente tratto in arresto dalla Polizia dopo aver gettato in mare, all’altezza del Monumento al marinaio, una busta contenente 1,6 chili di hashish.
Dalle indagini è emerso che il giovane aveva la disponibilità delle chiavi dell’armadietto in cui sono stati rinvenuti 8,3 chili di droga, tra marijuana e hascisc, nonché una pistola con matricola cancellata calibro 9×21 con 30 cartucce.
Il gip Benedetto Ruberto, che nei giorni scorsi aveva concesso al 30enne – difeso dall’avvocato Maria Letizia Serra – gli arresti domiciliari al termine dell’udienza di convalida, ha applicato la custodia cautelare in carcere. Il giovane, che secondo i carabinieri è inserito «in più vasti circuiti criminali», si era avvalso della sede della Lega Navale di Taranto, come luogo ritenuto logisticamente idoneo per occultare l’ingente quantitativo di stupefacente e l’arma ed eludere gli eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. La pistola sequestrata sarà inviata ai carabinieri del Ris di Roma per le comparazioni balistiche.
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