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Taranto, pregiudicato ’non può stare in carcere’ secondo la Procura: rilasciato presso altra sede

Pubblicato il 8 Marzo 2022

Su disposizione della Procura della Repubblica di Taranto, è stato eseguita una misura cautelare personale nei confronti di un noto pregiudicato tarantino che è stato collocato agli arresti domiciliari presso un luogo di cura.

La Squadra Mobile di Taranto, su disposizione della Procura della Repubblica di Taranto, ha eseguito una misura cautelare personale nei confronti di un noto pregiudicato tarantino che è stato collocato agli arresti domiciliari presso un luogo di cura.


La misura, applicata lo scorso giugno, era stata sostituita con quella degli arresti domiciliari con dispositivo elettronico di controllo.
La Procura della Repubblica di Taranto aveva fatto appello – accolto dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale – fondato sulla sussistenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, essendo l’imputato gravato da precedenti penali.

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FONTE


Il sessantaduenne fu sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere lo scorso 1° febbraio 2021, perché indiziato della cessione di sostanza stupefacente ad un appartenente alla Polizia Penitenziaria per la successiva cessione all’interno della Casa Circondariale.


Era inoltre contestato, in concorso, il reato di corruzione perché il pubblico ufficiale, avrebbe compiuto un atto contrario ai doveri d’ufficio consistente nell’introdurre all’interno del predetto Istituto penitenziario sostanza stupefacente (25 grammi di hashish e 15 di cocaina), quattro microtelefoni, tre cavetti usb, due schede sim-card, ricevendo 375 euro.


Per questi fatti, è stata già emessa sentenza di condanna in primo grado a seguito di giudizio abbreviato. Con L’appello del Pubblico Ministero è stato accolto dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Taranto; quindi, è stato disposto il ripristino della misura originariamente emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto, eseguita dalla Squadra Mobile.