Il Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto ricomincia dal laboratorio. Mai sospeso, il percorso formativo multidisciplinare – recitazione, canto, danza, drammaturgia – è stato infatti trasferito su piattaforma online subito dopo l’annuncio del lockdown. Da allora sono trascorsi quattro mesi. Un lungo periodo che ha visto alcune defezioni ma anche l’adesione di nuovi partecipanti, tanto che ad un certo punto le iscrizioni furono riaperte su “pressione” nata dal passaparola.
Oggi il laboratorio riprende “casa” nel suo Teatro. Al “Mandanici” infatti – nel rispetto delle regole statuite per la questione Coronavirus – torneranno a vedersi dal vivo con il regista Sasà Neri gli allievi, gli insegnanti, i performer ospiti (dell’allestimento e dello spettacolo). A dare loro il nuovo “benvenuto” – venerdì 26 giugno alle ore 18 – saranno il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia, l’assessore al ramo Angelita Pino, il dirigente dell’Ufficio teatro Giuseppe Torre (segretario generale del Comune).
Si tratta di un appuntamento importante per la comunità. In pochi anni, sotto la gestione in house del Comune di Barcellona, il Teatro Mandanici è diventato un luogo riconosciuto, un motivo d’orgoglio per la cittadinanza. Sul suo palcoscenico – solo per fare qualche esempio – sono saliti, nei cartelloni firmati dal Comune e con il teatro in concessione, Vittorio Sgarbi e Cristiano De André, i Tiromancino e Jarabe de Palo, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Mario Incudine ed Enrico Ruggeri, il musical dei record “Dirty dancing” e “La tempesta” di Roberto Andò, Teresa Mannino e Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri e Balletto di Milano. Il “Mandanici” ha conquistato molti spettatori anche provenienti da fuori Barcellona. A riprova i numerosi sold out che per un teatro da mille posti non erano scontati né facili da realizzare.
Intitolato a Placido Mandanici, compositore barcellonese vissuto nella prima metà dell’Ottocento, che conobbe fama straordinaria, soprattutto ma non soltanto per il successo delle sue opere andate in scena alla Scala di Milano, il teatro è stato al centro dell’agenda amministrativa del sindaco Roberto Materia che oggi sottolinea: “Il fatto che il laboratorio non abbia conosciuto sosta, nonostante la chiusura del teatro, e che i partecipanti in massima parte abbiano scelto di proseguire l’esperienza online sono la dimostrazione che è giusto ed è doveroso investire sui nostri giovani e sul loro talento”.
Per l’incontro di venerdì 26 il regista Sasà Neri – direttore del laboratorio per il secondo anno consecutivo – sta preparando una video narrazione di alcuni dei momenti più importanti dei quattro mesi in cui si è lavorato online. Mesi durante i quali – dice – “gli allievi hanno dato prova di sorprendente creatività e hanno arricchito le lezioni con suggestioni degne di entrare direttamente nel copione. L’esperienza è stata per me emozionante e significativa. Ed è un’esperienza di cui vorrei riuscire a dare almeno un’idea, appunto tramite un video, anche a chi non fa parte del laboratorio”.
Ma non è tutto. Il laboratorio adesso si proietta direttamente al debutto di “Romeo = Giulietta” con il quale riprenderà a pieno regime la “vita” del “Mandanici”. Ispirato liberamente al capolavoro di Shakespeare, in prima nazionale, lo spettacolo – di produzione del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto – sarà in scena, sempre nel rispetto delle norme anti-contagio, il 25 settembre alle ore 21.
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