Dalle città

Tentato omicidio in pieno centro, accoltellato 18enne

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Dopo le violenze registrate nei giorni e nelle settimane scorse, ancora un brutto episodio nel Salento. Un tentato omicidio è andato in scena nel pieno centro storico di Lecce nella notte appena trascorsa. Un ragazzino di appena 17 anni e di origini colombiane, infatti, ha accoltellato in pieno petto e a pochi centimetri dal cuore, un 18enne di origini tunisine. Dalle prime verifiche di quanto avvenuto pare che il gesto estremo sia avvenuto a culmine di una rissa tra i due ragazzi e scaturita, a quanto pare, per motivi di gelosia. Le indagini, però, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Lecce, Simona Filoni, chiariranno maggiormente i dettagli di questa inquietante vicenda. Il 17enne, dopo il fendente inflitto al suo rivale è fuggito per le vie del centro storico, ma dopo una breve fuga è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Lecce in flagranza di reato per tentato omicidio pluriaggravato. Ora è detenuto presso il carcere minorile di Lecce.

Tentato omicidio a Lecce, 18enne in prognosi riservata al Fazzi

La vittima, il 18enne di origini tunisine residente a Lecce, è stata colpita all’altezza del pettorale sinistro, a pochi centimetri dal cuore. Il fendente gli ha causato gravi lesioni ed il ragazzo è stato trasportato, d’urgenza e con codice rosso, presso il pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove ora è ricoverato, in prognosi riservata. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i Carabinieri che, dopo aver individuato e arrestato il 17enne, hanno ascoltato la vittima ed i testimoni presenti per raccogliere tutti gli indizi utili alle indagini e hanno eseguito i sopralluoghi nell’intera area. Dopo un po’, in un tombino hanno scovato un coltello lungo circa 32 cm di cui 19 cm di lama, ancora intriso di sangue, che è stato identificato come l’arma usata per compiere il tentato omicidio. L’arma è stata sequestrata per consentire i rilievi necessari anche ad effettuare la prova del DNA sui residui.

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Carmelo Dimitri

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