Pubblicato il 28 Giugno 2024
Si è messo ad abbaiare. Lo ha fatto nel pieno delle sue funzioni istituzionali, in una sede istituzionale, durante un incontro istituzionale… Stefano Bandecchi ha abbaiato.
E’ l’ultimo coup de theatre del sindaco di Terni.
Ma non basta. Dopo avere concluso di risponde ad alcune interrogazioni di Fratelli d’Italia facendo gli inequivocabili versi, ha consegnato un il foglio appena letto a un assessore della sua Giunta affidandogli un messaggio: “Li mandi a… da parte mia”.
Poi, ha abbandonato l’aula del Consiglio comunale.
“Ecco un sindaco che ha fretta, deve andare via (del resto, i suoi tempi di permanenza in città sono noti, zero virgola, quasi come i voti di AP alle europee…). Ma trova il tempo di fare il verso del cane (abbaia proprio…) volendo scimmiottare le voci dei consiglieri che a quel punto protestano: ennesima offesa alle persone, al ruolo, al mandato popolare di cui i consiglieri sono espressione”, hanno affermato i consiglieri di FdI contro i quali Bandecchi ha platealmente polemizzato.
Non è la prima volta che Bandecchi è protagonista di gesti clamorosi durante una seduta in Consiglio.
Lo scorso aprile aveva detto che la città iniziava a stargli “sui c…”.
A gennaio era stato investito dalle polemiche quando, intervenendo su un atto d’indirizzo sul contrasto alla violenza di genere presentato dalle minoranze, aveva sostenuto che “un uomo normale guarda il… di una donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce… Se non ci riesce, invece torna a casa”.