Pubblicato il 28 Dicembre 2021
Ricade nella giornata di oggi l’anniversario del terremoto che nel 28 dicembre di 113 anni fa rase al suolo Reggio Calabria e Messina.
Nel corso degli anni sono state tante le curiosità legate alla tragedia che contò oltre 120.000 morti tra Calabria e Sicilia. Una di questa è legata al famoso detto “Non capire una mazza”, usato tutt’oggi da grandi e piccoli.
Il modo di dire è da ricollegarsi proprio alla catastrofe del 1908…ma perchè?
Il 2 gennaio del 1909 venne nominato Regio Commissario straordinario della città di Messina il politico e generale italiano Francesco Mazza che sostituì il sindaco Gaetano D’Arrico Ramondini, il quale scappò dalla città preso dal panico. Il suo operato venne però duramente contestato, le fonti storiche riportano infatti l’incapacità della gestione generale di Mazza in un momento di assedio come quello nel quale riversavano Calabria e Sicilia. Mazza riportava i propri ordini da una nave ormeggiata al porto, senza mai scendere in terra. Il primo comando fu quello di recuperare tutti i materiali preziosi sotto le macerie a discapito dei feriti sopravvissuti. Il fatto creò una confusione generale tale da portare anche i militari a rubare; la situazione arrivò al limite quando i superstiti tra le macerie intenti a cercare i propri parenti sepolti vennero scambiati per sciacalli e fucilati. Un mese dopo, Mazza venne così sostituito dall’amministrazione commissariale civile.
Nacque da qui la famosa espressione “Non capire una Mazza”, nel ricordo dell’incapacità del generale.