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Neymar

“Legati e imbavagliati”: terrificante esperienza per Neymar, paura per la figlia neonata

Pubblicato il 8 Novembre 2023

Dopo l’aggressione choc a Donnarumma e alla compagna a Parigi, legati e imbavagliati da un gruppo di malviventi, un altro calciatore è rimasto vittima della criminalità e cioè Neymar.

Il brasiliano non è stato aggredito direttamente, ma ha comunque temuto per la vita di sua figlia appena nata. Un gruppo di balordi si è infatti introdotto nella casa dei genitori di Bruna Biancardi, compagna di Neymar e mamma della piccola Mavie, nata circa un mese fa.

L’irruzione

Come riferito dai media brasiliani 3 uomini armati sono entrati nella casa dei genitori di Bruna a Cotia, alla periferia di San Paolo, legandoli e imbavagliandoli.

Come ha rivelato la Biancardi i malviventi volevano rapire la figlia, con l’intenzione poi di chiedere un riscatto. L’operazione però è fallita poiché la modella si è trasferita da tempo e non vive più lì.

Secondo la ricostruzione i 3 rapinatori, approfittando dell’interruzione di corrente provocata dai forti temporali dei giorni scorsi, sono potuti entrare indisturbati nella casa, dove evidentemente non c’erano particolari allarmi.

Non avendo trovato contanti nella cassaforte, i 3 balordi si sono “accontentati” di portare via oggetti di valore.

Le parole di Neymar e di Bianca

Le indagini hanno portato subito ad un arresto: il sospettato sarebbe un vicino di casa, mentre gli altri due sono ancora in fuga anche se la polizia è sulle loro tracce.

Neymar, che ha da tempo rapporti burrascosi con la compagna, è rimasto profondamente scosso dalla vicenda. La modella ha commentato così sui social: “Questa mattina sono entrati in casa mia e hanno preso in ostaggio i miei genitori. Io, Mavie e mia sorella non viviamo più lì, né lo eravamo in quel momento. Le cose materiali le recuperiamo, l’importante è che tutti stiano bene e che le persone coinvolte vengano trovate”.

Alle sue parole hanno fatto seguito quelle dell’attaccante brasiliano: “I genitori di Bru sono stati aggrediti, è un giorno triste ma grazie a Dio stanno tutti bene”.