“Terrorismo di Stato” in Bielorussia? Crisi dei migranti (guarda il video)

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Ovunque nervi a fior di pelle, dichiarazioni a denti stretti. Sono parole del premier polacco Mateusz Morawiecki, che ha accusato la Bielorussia di “terrorismo di stato” in una conferenza stampa congiunta, con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Parliamo della crisi dei migranti.
Morawiecki ha chiesto a Michel di organizzare un vertice straordinario in videoconferenza (prima di quello già pianificato a dicembre): bisogna parlare di “sanzioni economiche” aggiuntive contro la Bielorussia (guarda il video Reuters del campo ai confini tra Polonia e Bielorussia).

Ma c’è di più. Stamani la Polonia ha annunciato di aver arrestato oltre 50 migranti al confine con la Bielorussia.
Tomasz Krupa, portavoce della polizia regionale, si è espresso in questo modo parlando all’Afp: “Nel corso delle ultime 24 ore, la polizia ha arrestato più di 50 persone vicino a Bialowieza, dopo che avevano attraversato illegalmente la frontiera”.

E ancora: “La situazione è tesa”, afferma il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak. In effetti, piccoli gruppi di migranti stanno tentando di attraversare il confine da diversi punti, favoriti anche dalle zone boscose. Secondo Blaszczak, Minsk utilizza la pressione migratoria come grimaldello, forzando i migranti a varcare il confine. In due suoi video sui social si vede un gruppo di migranti, anche bambini, vicino a un tir nei pressi del confine e a una persona con l’uniforme militare bielorussa.

Due gruppi di migranti, secondo l’agenzia polacca Pap, sono riusciti a sfondare il recinto della frontiera fra Bielorussia e Polonia attraversando il confine. Lo sfondamento è avvenuto nei due villaggi di Krynki e Bialowieza.
Minsk spera (aggiornamento ore 15 e 50) in una “reazione congiunta” con Mosca. Il fine è contrastare la crisi migratoria: lo afferma il ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei, durante un incontro con il suo omologo russo, Sergei Lavrov. Il ministro degli Esteri ha anche accusato l’Occidente: la crisi migratoria in corso al confine polacco sarebbe stata orchestrata per imporre nuove sanzioni contro la Bielorussia. “In vista di un quinto round di sanzioni, di cui si parla già in Occidente, il pretesto utilizzato questa volta è la crisi migratoria causata dall’Ue e dai suoi membri di frontiera dalla Bielorussia” (fonte: Ansa).

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Isabella Lopardi

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