Pubblicato il 14 Ottobre 2024
Non c’è due senza tre e così, dopo l’attentato fallito durante un comizio in Pennsylvania, costato la vita ad un uomo e allo stesso attentatore, e l’arresto di un uomo armato di fucile sorpreso vicino al golf club dove giocava Trump, ecco il terzo attentato organizzato contro l’ex presidente sventato in tempo.
Un uomo, armato di fucile e di pistola carica, è stato arrestato dagli agenti vicino ad una manifestazione di Trump a Coachella, in California. Si tratta di un 49enne di Las Vegas, bloccato in prossimità del comizio a bordo di un SUV nero. Trump non era ancora salito sul palco, ma lo sceriffo del contea di Riverside è convinto che fosse proprio il candidato repubblicano l’obiettivo del 49enne, rilasciato su cauzione e atteso dal tribunale il mese prossimo.
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Starship rocket booster caught by tower pic.twitter.com/aOQmSkt6YE
— Elon Musk (@elonmusk) October 13, 2024
Chi è il nuovo attentatore di Trump?
Più che di attentato sarebbe più opportuno parlare di tentativo di attentato, poiché fortunatamente il sospettato è stato fermato prima ancora che potesse far fuoco. Il 49enne farebbe parte di un gruppo di estrema destra chiamato “Sovereing Citizens”, cioè “Cittadini sovrani”, e alcuni dei suoi partecipanti avrebbero partecipato all’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021.
L’uomo nel suo account LinkedIn si descrive come un giornalista documentarista e dichiara di essere da oltre 20 anni contro il potere e la politica che hanno schiacciato le piccole attività e la classe media. A quanto pare ha superato i primi controlli piuttosto blandi, ma al secondo check-point gli agenti si sono insospettiti e l’hanno fermato.
Nell’auto, dotata di una targa falsa, c’erano diversi passaporti nei cassetti ed è stata trovata anche la tessera di “Sovereing Citizens”, un gruppo ben noto alle forze dell’ordine per il suo linguaggio che incita all’odio e alla violenza. Lo sceriffo ha detto che si tratta di persone che vivono ai margini della società, folli che non credono nel governo indipendentemente dal partito politico.
Lo sceriffo si è detto convinto che i suoi uomini hanno sventato il terzo attentato contro Trump. I motivi? Non sono ancora noti, ma sull’episodio stanno indagando l’Fbi e il Secret Service che dovranno vigilare sul 49enne almeno fino all’udienza in tribunale.