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Test di medicina, scoppia il caso: irregolarità in tutta Italia

Test di medicina, scoppia il caso: irregolarità in tutta Italia

Pubblicato il 4 Settembre 2020

Houston, abbiamo un problema: quante volte vi è capitato di sentire questa frase?  Beh, è proprio il caso di dirlo a proposito dei test di medicina.

Scoppia il caso, ieri: una grana che interessa pochi casi, ma che può inceppare l’intero sistema. I ragazzi finiti in quarantena, perché contagiati dalla Covid-19 o perché sono stati a stretto contatto con persone infette, non possono partecipare ai test.

Ieri al via con Veterinaria, 10mila candidati per 890 posti. Ma la vera prova è stata con i testi per Medicina: 65 mila iscritti per 13.072 posti. Al ministero dell’Università, sono già arrivate diverse segnalazioni di aspiranti medici costretti all’isolamento.

Sul sito del ministero c’era questo avviso: “Si informa che il Ministero dell’Università e della Ricerca, vista la presenza di candidati destinatari dei provvedimenti sanitari di prevenzione della Covid-19 che non potranno sostenere le prove di accesso programmato, ha provveduto ad avvisare i Ministeri competenti al fine di verificare ogni eventuale possibile gestione delle suddetta situazione”.

Test di medicina: irregolarità e anomalie in tutta Italia

“A Milano plichi aperti e sorteggi sospetti. A Napoli risposte modificate durante la consegna del compito e a tempo scaduto. E ancora: smartphone in aula, domande simili tra i test di Medicina e quelli di Veterinaria del giorno prima. Senza contare il mancato rispetto delle norme anti-Covid”. Lo denuncia Consulcesi, network legale dei professionisti sanitari, indicando alcune delle anomalie registrate oggi nelle università dove si sono svolti i test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Veterinaria. Per monitorare le irregolarità, Consulcesi ha inviato decine di consulenti nelle università di Roma, Napoli, Milano, Firenze, Palermo, Padova, Bari, Torino, Ferrara, Pavia, Pisa. Questi hanno parlato direttamente con i candidati e hanno chiesto loro se avessero riscontrato delle anomalie.

Test di medicina: il rischio di ricorsi di massa

Una eventuale sessione straordinaria di test potrebbe infatti scatenare ricorsi in massa per disparità di trattamento, un precedente giuridico pericoloso per qualsiasi concorso pubblico, senza contare il ritardo della pubblicazione della graduatoria nazionale, prevista per il 25 settembre e, a sua volta, uno slittamento del termine per le iscrizioni all’università e l’inizio dell’anno accademico.

Decine le segnalazioni raccolte sul portale www.numerochiuso.info, sui canali social e dai consulenti presenti fisicamente in diverse università in giro per l’Italia.