Nel film del 2004 “The Terminal” Tom Hanks è cittadino di uno stato immaginario, Krakhozia, ma quando atterra a New York scopre che nel suo paese c’è stato un colpo di Stato e quindi il suo passaporto non è più valido. In sostanza non può né andare fuori dall’aeroporto né tornare a casa.
Ebbene una storia del genere è successa davvero all’aeroporto Fiumicino di Roma e protagonista involontaria di questa grottesca vicenda è Flora Zeng, artista 29enne cinese rinchiusa da sabato al terminal 3 dello scalo romano.
Flora Zeng è una brillante pittrice e in soli 3 anni si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ma ha scoperto incredibilmente di essere una clandestina ai controlli passaporti quando è atterrata a Roma da Shanghai, dove era andata a settembre per festeggiare la laurea in famiglia.
Intanto però la Questura di Bologna non aveva rinnovato il permesso di soggiorno per studio, proprio perché conseguendo la laurea Flora aveva perso i requisiti di studentessa. La pittrice al momento è ferma in aeroporto, ma ci vorranno giorni prima di poter sbloccare questa spinosa situazione.
“Sto bene, mi trattano bene, il problema è la burocrazia” – ha raccontato Flora a Repubblica. Gli agenti le portano acqua e tramezzini, ma è costretta a dormire su una sedia senza coperta. Non può neanche lavarsi o cambiarsi d’abito, dal momento che oltre ai documenti le è stata trattenuta anche la valigia.
Come riportato da Repubblica il permesso di soggiorno della ragazza era scaduto il 31 dicembre 2022 e lei ne aveva richiesto il rinnovo il 2 febbraio, ma le è stato rifiutato dopo il conseguimento della laurea.
La situazione potrebbe sbloccarsi martedì, quando l’artista potrebbe essere costretta a tornare in Cina. Lei però dovrebbe restare in Italia, dove ha già avviato una brillante carriera come pittrice collaborando con altri artisti di Bologna e con l’Istituto di arte di Shanghai per portare avanti i programmi internazionali di scambio tra studenti di pittura cinesi e giapponesi.
Il fidanzato è arrivato da Bologna, ma all’aeroporto di Fiumicino non gli hanno dato il permesso di incontrarla. Anche gli amici si sono mobilitati e si è mossa addirittura l’ambasciata cinese per provare a risolvere questa intricata situazione.
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