Il tifoso della Roma malato terminale è un fake: sta benissimo ed è sposato con una donna ricchissima

Pochi giorni fa divenne virale la storia di Edoardo, malato terminale della Roma che in una telefonata ad una nota emittente romana aveva chiesto alla sua squadra del cuore di alzare l’Europa League. La finale infatti si svolgerà il 22 maggio, la stessa data in cui si sarebbe dovuto sottoporre al fine vita essendo un malato terminale. Evidentemente, poco prima di morire, il suo ultimo desiderio era quello di vedere la Roma salire sul tetto d’Europa.

Una storia straziante e strappalacrime, peccato che era tutto falso. Almeno è quanto dichiarato da Adnkronos, che avrebbe svelato il piano di Edoardo, la cui finta telefonata ha commosso tutti gli sportivi, non solo tifosi della Roma.

La vera identità di Edoardo

Nel corso della telefonata Edoardo, dopo aver rivelato di essere un malato terminale, era scoppiato in lacrime non riuscendo a proferire parola, gelando anche i conduttori in studio profondamente colpiti da quella storia così straziante e commovente.

La telefonata è arrivata anche a De Rossi, che ha invitato Edoardo a farsi vivo poiché non riuscivano a mettersi in contatto con lui. Poi si è sparsa la notizia che Edoardo preferiva restare anonimo e che non voleva finire sotto i riflettori. Poi la clamorosa scoperta: la storia di Edoardo è totalmente inventata.

Come rivelato dall’Adnkronos Edoardo (almeno il nome sembrerebbe vero) non ha alcuna malattia e sta benissimo. Inoltre sarebbe sposato con una donna che è erede di una ricca e famosa famiglia romana.

Dalla Roma si erano comunque già attivati con Pellegrini che aveva inviato un messaggio al tifoso Edoardo, promettendo il massimo impegno nella sfida di stasera contro il Milan che potrebbe aprire alla Roma le porte delle semifinali di Europa League.

Pellegrini, capitano della Roma, ha parlato a nome di tutta la squadra senza sapere che Edoardo in realtà sta benissimo. Ma perché mettere in piedi questa messinscena? Forse si è trattato di uno scherzo sfuggito di mano, sicuramente di pessimo gusto, soprattutto nei confronti di chi è davvero gravemente malato e sta portando avanti la sua battaglia per la vita.