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Da TikTok alla libreria: la prof di corsivo Elisa Esposito ha scritto il manuale di cörsivœ

Pubblicato il 9 Novembre 2022

“Finalmente posso dirvelo! È da mesi che lavoro a questo progetto e sono contentissima di renderlo pubblico anche a voi, aspettavo questo giorno più di qualunque altro”. 

Così Elisa Esposito.

La cosiddetta prof di cörsivœ ha scritto, a 19 anni, il primo manuale di cörsivœ, quel particolare modo di parlare “a cantilena” allungando tutte le vocali tipico della Generazione Z.

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Quella che sembrava essere solo una moda nata su TikTok con dei video di una ragazza che in pochissimo tempo è diventata virale, oggi, diventa qualcosa di più venendo messa per iscritto in un manuale con tanto di regole grammaticali e consigli, come se fosse una lingua vera e propria.

Ad annunciarlo è la stessa prof di cörsivœ che, dopo aver rifiutato il Grande Fratello Vip, ha deciso di dedicarsi alla lingua che l’ha resa virale e famosa in tutta Italia ma che allo stesso tempo l’ha messa al centro di diverse polemiche.

Con un post su Instagram e delle storie dedicate a questo nuovo progetto, a cui Elisa dichiara di aver lavorato per mesi, viene annunciato il primo manuale di cörsivœ della Esposito, edito dalla Mondadori, che non poteva che chiamarsi: “amioe”.

“Il cörsivœ ormai è diventato così virale che le lezioni su tiktok non bastavano più per insegnarvelo – spiega Elisa – perciò ho deciso di creare un vero e proprio “MANUALE DEL CÖRSIVŒ”. All’interno di questo libro troverete segreti su di me che non ho mai raccontato a nessuno ma soprattutto scoprirete le regole grammaticali e consigli su come parlare in cörsivœ come la pröf”.

Il libro, che farà senza dubbio, parlare molto, soprattutto gli accademici e chiunque non consideri il cörsivœ una lingua, uscirà in libreria il 29 novembre e sarà disponibile anche negli store online.

Ai followers della Esposito contenti per questo suo traguardo fanno da contraltare quelli che non perdono occasione per criticarla.

“Mi viene voglia di emigrare”, “Vomito”, sono alcuni dei commenti. E c’è chi ha ironizzato dicendo di preferire rileggersi la Divina Commedia in volgare e chi ha attaccato la Mondadori per avere accettato il progetto: “Ma si sono fumati il cervello?”.