E’ morta Tina Turner, la leggenda della musica rock aveva 83 anni; si è spenta dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht vicino Zurigo, in Svizzera.
Una vita, quella di Tina Turner costellata di alti e bassi; drammi, tragedie, violenza ma anche, tantissimi successi.
Ann Mae Bullock, questo era il suo vero nome, da Nutbush, Tennessee, infine cittadina svizzera, era nata il 26 novembre del 1939, lascia il mondo dopo che un biopic, due musical, un paio di scioccanti autobiografie e tante canzoni indimenticabili hanno fatto di lei una vera icona della musica rock.
Tina è stata una delle più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è stato un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle “rubato” il modo di stare sul palco, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner.
Le loro performance insieme, a cominciare da quella a Live Aid, rappresentano vere e proprie pagine di storia della musica. Un’icona di bellezza senza tempo, un fascino irresistibile, una voce inconfondibile, graffiante, immersa nelle radici della black music ma, perfetta per il pop da classifica.
Tante le tragedie che hanno costellato la sua vita; qualche anno fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni. Ike Turner, il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock’n’roll e che l’ha resa famosa, si rivelò un uomo violento che, nonostante il clamoroso successo di brani come “Proud Mary”, “Nutbush CityLimit s” e “River Deep Mountain High”, rese la vita di Tina un incubo.
Come è stato raccontato tante volte, da quell’orrore fuggì senza praticamente niente, ricominciando da zero. Poi la sua seconda vita da super diva, costruita con sacrificio, ripartendo da una delle più celebri cover di “Let’s Stay Together” di Al Green, “Private Dancer”, “What’s Love Got To Do With It”, “The Best” in un crescendo clamoroso fatto di record di vendite (oltre 200 milioni di copie vendute), concerti epici, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l’Acid Queen di “Tommy”, la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano “We Don’t Need Another Hero”).
Tina Turner aveva anche trovato conforto nel buddismo, era diventata cittadina svizzera, trasferendosi sul lago di Lugano, si era sposata con Erwin Bach, un uomo più giovane di lei ma, proprio quando sembrava che finalmente potesse avere una vita più serena ha iniziato la sua Via Crucis, affrontando molte malattie: prima un ictus, poi un tumore all’intestino, infine una grave insufficienza renale che l’ha messa di fronte alla scelta tra la dialisi e il trapianto.
Tina Turner aveva confessato di aver pensato anche al suicidio assistito, poi il marito le ha donato un rene, regalandogli qualche anno di maggiore serenità.
Foto di: Philip Spittle – IMG_1645, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org
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