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Como

Titoli falsi per insegnare: 30 docenti rimossi in provincia di Latina

L’inchiesta ha rivelato che alcuni aspiranti docenti provenienti dalla Campania hanno dichiarato di possedere un diploma magistrale, ma le indagini hanno dimostrato che frequentavano istituti senza un corso di studio del genere

Pubblicato il 8 Marzo 2024

Il caso degli insegnanti con titoli di studio falsificati continua a crescere rapidamente, con l’Ufficio Scolastico Provinciale che ha emesso ulteriori cinque decreti di esclusione dalle graduatorie, portando il totale a una preoccupante quota di trenta docenti rimossi dall’incarico di supplenti negli ultimi mesi. Il terremoto nel mondo dell’istruzione in provincia di Latina è innescato dalle dichiarazioni mendaci riguardanti i titoli di studio.

L’inchiesta ha rivelato che alcuni aspiranti docenti provenienti dalla Campania hanno dichiarato di possedere un diploma magistrale, ma le indagini hanno dimostrato che frequentavano istituti senza un corso di studio del genere. Inoltre, ci sono coloro che hanno sottoscritto di aver frequentato un corso di abilitazione presso un’università romana, la quale ha successivamente disconosciuto i loro nomi durante le verifiche di legge.

La situazione ha causato un impatto significativo sull’istruzione locale, poiché docenti che avevano ottenuto cattedre a tempo determinato sono stati rimossi dai loro incarichi a causa di dichiarazioni false sui requisiti di studio. La contestuale denuncia penale rende ancora più complesso il panorama per coloro coinvolti.

Le scuole hanno condotto verifiche approfondite sui titoli di studio e sull’abilitazione degli insegnanti, con i risultati poi sottoposti all’Ufficio Scolastico Provinciale che ha emesso i decreti di decadenza degli incarichi. La questione solleva interrogativi sul sistema di controllo e sulla necessità di rafforzare le procedure di verifica dei requisiti per prevenire futuri abusi nel reclutamento degli insegnanti a tempo determinato.