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Storia da Arancia Meccanica a Torino: torturata dal compagno, dalla suocera e dal figlio di 8 anni. “Ma lo amo ancora”

Pubblicato il 30 Ottobre 2024

Una storia da brividi di una normale famiglia borghese di Torino, che in realtà indossava una maschera “perbenista” per celare gli orrori che si nascondevano dietro la tranquillità della quotidianità familiare. Una donna era vittima di continue torture e violenze fisiche e psicologiche perpetrate dal compagno 39enne e dalla suocera 69enne, la madre di lui.

Le condanne

Entrambi sono stati condannati per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona. Lunedì 28 ottobre il figlio e la madre hanno patteggiato rispettivamente un anno e un anno e mezzo di carcere per atti di violenza e vessazione, ma in ogni caso non si faranno neanche un giorno di prigione avendo ottenuto la sospensione condizionale. Lui deve indossare un braccialetto elettronico e dovrà seguire dei corsi antiviolenza insieme alla madre. Potrà vedere il figlio di 8 anni, ma in luoghi neutri. Il pm aveva etichettato quella situazione come un calvario che aveva ridotto la vittima in “condizioni insopportabili”.

Il racconto delle orribili violenze

Come riferito da La Stampa, l’uomo era un impiegato della Ferrero, mentre la madre era pensionata. La coppia ha un figlio e sembravano il ritratto di una normale famiglia borghese. Gli episodi di violenza sarebbero iniziati nel 2022, ma avrebbero raggiunto il loro picco dal febbraio del 2024.

La donna sarebbe stata costretta a subire violenze agghiaccianti e continue. In un caso sarebbe stata legata ad una sedia, dove il compagno e la suocera si alternavano nel picchiarla e insultarla, prendendola addirittura a morsi. In un caso la povera donna avrebbe minacciato di chiamare i carabinieri, ma l’uomo avrebbe chiamato la madre che per punizione l’avrebbe costretta a inginocchiarsi e chiedere scusa, proseguendo poi con le violenze e le umiliazioni.

A rendere il quadro ancora più fosco è la partecipazione del figlio di 8 anni della coppia, che in alcuni casi sarebbe stato costretto non solo ad assistere alle violenze perpetrate alla madre, ma addirittura a colpirla e picchiarla. Nonostante le scioccanti e perverse violenze subite, la donna ha detto di essere ancora “innamorata di lui”.