Pubblicato il 4 Agosto 2020
Un antico manoscritto datato 1540 illecitamente sottratto dall’archivio storico comunale in epoca imprecisata, è stato consegnato nelle mani del Vice Sindaco del Comune di Vetralla, Ing. Flaminia Tosini, dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, in esecuzione del provvedimento di dissequestro e restituzione emesso dall’Autorità Giudiziaria ternana titolare dell’indagine.
Il volume, caratterizzato dalla particolare rilegatura in pergamena con rinforzi in pelle sul dorso, riportante l’indicazione “Acta Civil…terraeVetrallae”, frontespizio con nota e signum del Commissario Actuaris ovvero colui che si occupava di redigere gli atti contenuti all’interno del registro, appartiene alla serie degli “Atti Civili – Civilia – Liber ActiCivilis” riguardanti la sintesi di procedimenti di giurisdizione civile, verbali di interrogatorio e registrazione delle deposizioni relative ad atti di giurisdizione civile, composta da 155 registri totali per un arco cronologico che va dal 1557 al 1779, ed il volume oggi restituito all’originario luogo di custodia è, di fatto, il primo della raccolta.
Il recupero del manoscritto si è reso possibile grazie all’attività investigativa avviata dai Carabinieri del Nucleo TPC umbro dopo la sua individuazione avvenuta attraverso il monitoraggio del web nel corso di mirati controlli dei siti di vendita telematica; il volume, di particolare valore storico documentale, era proposto in vendita al prezzo irrisorio di 1.000 euro ovviamente non commisurato al suo intrinseco valore quale preziosa testimonianza storico-documentale.
Le particolari caratteristiche descritte nell’annuncio di vendita corredato da alcune immagini del bene culturale, hanno immediatamente attirato l’attenzione degli investigatori dello specializzato Reparto dell’Arma in ordine alla sua probabile illecita provenienza poiché riconducibile ad una appartenenza “pubblica”. La conferma è arrivata in seguito al coinvolgimento dei funzionari della locale Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per l’Umbria e le Marche che, dopo aver visionato le immagini del manoscritto, ne hanno definitivamente confermato l’interesse storico-culturale nonché l’inequivocabile provenienza da un archivio di un Ente pubblico.
Gli sviluppi investigativi e gli accertamenti compiuti sul nickname utilizzato per l’annuncio hanno portato alla richiesta di sequestro del manoscritto, avvallata dall’ A.G. con l’emissione del relativo provvedimento, al conseguente recupero del bene culturale presso l’abitazione di un privato residente nel ternano, nonché alla odierna restituzione al luogo di originale custodia ovvero l’archivio storico del Comune di Vetralla.
La positiva conclusione della vicenda che ha riguardato questo “prezioso” documento storico, del quale purtroppo non si aveva neppure contezza dell’avvenuta sottrazione, sta a testimoniare come, ancora una volta, il costante monitoraggio del mercato antiquariale congiunta all’impegno e alla preparazione dei militari in forza a questo specializzato Reparto dell’Arma dei Carabinieri consentano, a distanza di anni e sovente anche in difetto di una formale denuncia di furto, di rinvenire beni culturali costituenti il “Patrimonio indisponibile” e di restituirli alle comunità di origine accrescendo, in questo modo, la coscienza identitaria nel rispetto e nella protezione del bene comune.