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Torre del Greco – L’Unione dei fori campani: giustizia ferma al palo, siano riprese le attività nei tribunali

Pubblicato il 8 Luglio 2020

Torre del Greco – L’Unione Regionale dei Fori della Campania  si è riunita in seduta straordinaria lo scorso 6 luglio 2020 presso la sede di Torre del Greco, per esaminare lo stato del comparto Giustizia in tutto il territorio nazionale, ed in particolare in Campania, all’esito dell’applicazione delle disposizioni straordinarie adottate a seguito del diffondersi dell’epidemia Covid-19.

L’Unione Regionale, in un comunicato stilato al termine della riunione, ha sottolineato come, nonostante la legge di conversione del DL 28/2020 avesse anticipato al 1° luglio la ripresa sostanziale delle attività, questa è ancora lungi dal realizzarsi, sicchè il settore Giustizia, al pari di quello scolastico, risulta preoccupantemente “al palo” né le iniziative poste in atto lasciano presagire una effettiva ripresa per il mese di settembre.

In particolare l’Unione lamenta il già avvenuto differimento di molte udienze previste per il mese di luglio, nonostante te la possibilità di celebrarle “in presenza”, nonché le forti limitazioni tuttora imposte all’accesso ai palazzi di giustizia ed alle cancellerie.

E’ stato chiesto: che venga immediatamente consentito agli avvocati il libero accesso a tutte le strutture giudiziarie della regione Campania; che venga consentita agli avvocati la fruizione di tutti i servizi giudiziari in tutte le giornate della settimana e negli orari di lavoro stabiliti dalle disposizioni di legge per l’impiego pubblico e modificando anche le disposizioni sanitarie in argomento; che vengano celebrate tutte le udienze fissate nel mese di luglio sui ruoli di tutti i Giudici, di ogni ordine e grado in particolare presso gli uffici del Giudice di Pace; che vengano accolte le istanze di anticipazione di udienza, in caso di urgenza, per tutte le udienze differite nelle precedenti fasi ed anche d’Ufficio laddove i ruoli di udienza dei singoli magistrati siano particolarmente esigui; che vengano in concreto evase le migliaia di pratiche di liquidazione di patrocinio a spese dello Stato e che vengano accelerati gli adempimenti burocratici per i provvedimenti di pagamento e di distribuzione di somme derivanti da procedimenti esecutivi e fallimentari.

L’Unione Regionale, all’esito di un breve periodo di osservazione, laddove le richieste non trovassero immediato accoglimento, valuterà ulteriori e più incisive forme di protesta.