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Tradizionale corsa dei tori vicino Valencia finisce in tragedia: tre persone morte

La tradizionale corsa dei tori, ritornata in scena dopo due anni, ha visto diverse morti.

Pubblicato il 21 Luglio 2022

Una vera e propria tragedia quella accaduta a Piacssent, in provincia di Valencia durante la tradizionale corsa di tori, nella quale sono morte ben tre persone nel giro di 24 ore all’ospedale in cui erano in cura a causa delle ferite riportate.

Le tre persone morte

Si è trasformata in tragedia quindi quella che doveva essere la tradizionale festa della provincia spagnola, ovvero la corsa dei tori. Si è trattato nello specifico di un 50enne, un 56enne e una persona intorno ai 60 anni, per la precisione un turista francese. In uno di questi incidenti un uomo che si trovava dietro a un blocco in mezzo alla strada è stato scaraventato verso l’alto dal toro e ha avuto una lesione cerebrale traumatica, mentre un altro ha avuto un polmone perforato. La media degli ultimi otto anni riguardo alle persone uccise nella regione spagnola in questione durante questa festa che si svolge anche in altre città spagnole è stata di 20 unità.

La rabbia degli animalisti

Le tre vittime sono state ferite dai tori in giorni diversi, ma sono morte nel giro di poche ore in questa settimana. Tutto questo ha riposto l’attenzione sulla pericolosità di questi animali anche in questi eventi tradizionali presi di mira anche da diverse associazioni animaliste. Queste feste, denominate dell’encierro, prevedono gruppi di persone che corrono davanti a uno o più tori di combattimento. Durante questi otto giorni del Festival di San Fermin a Pamplona sono state incornate ben otto persone, mentre sia i residenti che i turisti hanno festeggiato il ritorno alla tradizione dopo lo stop di due anni causato dal Covid. In questi eventi, che frequentemente si concludono con l’uccisione del bovino nell’arena, sono morte quest’anno 478 persone e il gruppo animalista Pacma ha chiesto per l’ennesima volta che questi spettacoli non si svolgano più, in quanto rappresentano una tradizione crudele e mostruosa, dietro la quale però si nota un lucro pazzesco. Sono state infatti assunte nell’ambito di queste manifestazioni circa 3mila persone e gli utili si aggirerebbero a circa 300 milioni di euro.