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Traffico illecito di rifiuti tra Lazio, Campania e Friuli: 9 arresti e 4 società sequestrate

L’operazione è nata a seguito di un incendio divampato il 23 giugno 2019 in un impianto di rifiuti nell’area industriale di Frosinone

Pubblicato il 20 Maggio 2024

Un’operazione di polizia ha smantellato un vasto traffico illecito di rifiuti, coinvolgendo 41 persone fisiche e 9 persone giuridiche in diverse regioni italiane. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, ha portato all’arresto di 9 individui e al sequestro di 4 società, bloccando profitti illeciti per circa 2,5 milioni di euro.

Le Origini dell’Indagine

L’operazione ha avuto origine da un incendio scoppiato il 23 giugno 2019 in un impianto di rifiuti nell’area industriale di Frosinone. Questo evento ha portato alla luce una consolidata associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Gli amministratori dell’impianto collaboravano con diverse società campane e gestori di impianti di smaltimento, tra cui uno a Cisterna di Latina, creando un sistema ben organizzato per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti.

Modus Operandi

Dal 1 gennaio 2019, un noto imprenditore di Frosinone ha cambiato il core business della sua società, accettando grandi quantità di rifiuti dalla Campania e sfruttando le falle nel sistema di gestione dei rifiuti urbani della regione. I rifiuti venivano trasformati da urbani a speciali attraverso l’artificioso cambiamento dei codici identificativi, senza reali trattamenti, permettendone così lo smaltimento fuori regione.

Espansione delle Attività Illecite

Le indagini hanno rivelato che, dopo il sequestro dell’impianto di Frosinone, l’attività illecita è stata trasferita a un sito ad Aviano (PN), dove venivano stoccati abusivamente rifiuti misti, compresi quelli ospedalieri, e successivamente redistribuiti anche al di fuori dei confini nazionali con la falsificazione dei codici identificativi.

Risultati dell’Operazione

L’operazione ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Roma, con l’arresto di 9 soggetti tra Lazio, Campania e Friuli e il sequestro di 4 società.