Pubblicato il 24 Dicembre 2021
Antivigilia di sangue a Boscoreale dove Antonio Morione, pescivendolo di 41 anni, è morto durante una rapina per difendere l’incasso della sua attività. I rapinatori stavano fuggendo con l’incasso, ma il commerciante ha provato ad inseguirli. I malviventi non hanno esitato a fare fuoco contro di lui. Sarebbero 4 i colpi esplosi contro il pescivendolo ed uno lo ha colpito al volto.
Gravemente ferito, Antonio è stato portato all’ospedale di Castellammare ma per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto, in via della Rocca, sono stati trovati 4 bossoli calibro 9×21.
L’altra rapina
Poco prima in un’altra pescheria, in via Armando Diaz, c’era stata un’altra rapina. In quell’occasione i rapinatori hanno esploso un colpo di pistola, forse per spaventare i presenti, ma non ci sono stati feriti. Anche qui è stato recuperato un bossolo calibro 9×21, lo stesso della rapina che ha ucciso Antonio.
Molto probabile quindi che si tratta della stessa banda di criminali. Ad ogni modo gli agenti della Compagnia e del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata stanno indagando per capire se dietro c’è la stessa mano criminale.
La strategia sembra evidente: i banditi hanno assaltato le pescherie che, in prossimità di Natale, fanno guadagni importanti e quindi volevano portare via i consistenti incassi.
Intanto un uomo è morto semplicemente per difendere i frutti del suo lavoro. Una tragedia inaccettabile. L’intera comunità di Boscoreale si stringe intorno alla famiglia di Antonio, conosciuto e benvoluto da tutto il paese. É caccia ai banditi per dare un nome ed un volto agli assassini del povero Antonio.