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Tragedia del Mottarone: freno manomesso, 3 arrestati

Pubblicato il 26 Maggio 2021

L’inchiesta della Procura di Verbania sul terribile incidente della funivia Stresa – Mottarone, nel quale sono morte 14 persone, ha portato ora a 3 arresti. Si tratta del proprietario della Ferrovie del Mottarone, l’ingegnere direttore del servizio e il capo operativo del servizio.

Omicidio colposo plurimo, disastro colposo e rimozione degli strumenti atti a prevenire gli infortuni aggravato dal disastro e lesioni gravissime: queste le pesantissime accuse a loro carico. Per il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, quello commesso dagli arrestati è “un gesto materialmente consapevole”. Sulla cabina precipitata sarebbe infatti è stata piazzata la cosiddetta ‘forchetta’ (il divaricatore che consente di disattivare il freno di sicurezza tenendo distanti le ganasce dei che dovrebbero bloccare il cavo portante in caso di rottura del cavo trainane), senza che fosse poi rimossa.

Questo è quanto emerso dalle analisi effettuate dagli inquirenti sui resti della tragedia. “La cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso”, ha spiegato ancora il procuratore di Verbania. Ultimo particolare inquietante: la ‘forchetta’ non sarebbe stata rimossa per “evitare disservizi e blocchi della funivia”. Infatti, “il sistema presentava delle anomalie e avrebbe necessitato un intervento più radicale con un blocco se non prolungato consistente”.

Al di là dei 3 arrestati, la procura si riserva ancora “di valutare eventuali posizioni di altre persone”.

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