L’esame autoptico eseguito ieri sul corpo di Paola Picozza, a cura del medico legale Alessandro Tavone, ha contribuito in maniera definitiva a fare luce sulle cause della morte della donna di 49 anni, precipitata nel vuoto mentre tentava di riattivare l’interruttore generale dell’elettricità presso una struttura di via Torretta Rocchigiana. Ebbene, da quanto si è appreso la morte della donna è avvenuta a causa delle ferite riportate in seguito a un tragico incidente. I dettagli completi dell’autoptico saranno resi noti nei prossimi 60 giorni. Nel frattempo, emerge chiaramente che la caduta occorsa a Priverno mercoledì scorso è stata la causa del decesso della donna.
Nessuna scossa elettrica quindi; ad essere fatali per Paola le conseguenze della caduta avvenuta presso la palestra dell’ASD Piedi Scalzi. L’incidente è avvenuto quando la donna stava cercando di riattivare l’energia dopo che un temporale aveva fatto “scattare” l’interruttore generale. Nel tentativo di raggiungere il salvavita, insolitamente posizionato all’esterno, al di là del muretto lungo la carreggiata, su una balaustra priva di protezioni, si è ritrovata a perdere l’equilibrio ed è precipitata, rimanendo uccisa sul colpo.
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