Pubblicato il 30 Settembre 2024
Dopo la strage di Nuoro e quella di Paderno Dugnano, continuano a susseguirsi le tragedie familiari che si consumano all’interno delle quattro mura domestiche. L’ultima si è verificata a Vernio, in provincia di Prato, dove una donna 82enne avrebbe ucciso l’anziano marito 87enne e poi avrebbe tentato il suicidio.
La dinamica della tragedia
Secondo una prima ricostruzione la donna avrebbe ucciso il marito soffocandolo con un cuscino, dopodiché avrebbe cercato di togliersi la vita tagliandosi la gola con un coltello. Tempestivo l’intervento del figlio della coppia, che ha fermato la madre in tempo e ha contattato i soccorsi. A quanto pare il figlio aveva intuito che era successo qualcosa di grave e, dopo aver contattato i soccorsi, ha tamponato la ferita della madre insieme ai carabinieri in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Per il padre invece non c’era ormai più niente da fare.
I fatti si sono svolti la sera di domenica 29 settembre in una casa di via del Bisenzio, a Vernio, dove sono arrivate le ambulanze, i carabinieri del Nucleo Investigativo e la Scientifica per capire esattamente cos’era successo.
Da quanto si apprende l’anziano ucciso era da tempo malato di Alzheimer e la donna potrebbe aver compiuto il folle gesto, evidentemente frustrata fisicamente e mentalmente per le condizioni del marito ormai allettato da anni, per porre fine alle sue sofferenze. La donna al momento si trova in ospedale piantonata dai carabinieri in stato di choc, ma le sue condizioni non sono preoccupanti. Su di lei pende l’accusa di omicidio del marito. Sono previsti ulteriori accertamenti per capire se la donna fosse lucida al momento di compiere l’estremo gesto. Sul posto ha effettuato un sopralluogo anche il sostituto procuratore Alessia La Placa per avere una visione più ampia di quanto successo.