Pubblicato il 22 Agosto 2024
Vito Procacci nel periodo del Covid salì agli onori della cronaca poiché ricevette una multa di oltre 27.000 euro per eccesso di ore di straordinario. Ora il medico si guadagna nuovamente le prime pagine nei giornali, poiché purtroppo è deceduto per un malore dopo un bagno a tarda ora in mare.
La morte di vito Procacci
Il medico, primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, ieri sera si stava godendo una bagno notturno sulla spiaggia della Purità, a Gallipoli, tra l’altro finita sotto la luce dei riflettori solo pochi giorni fa per un caso di malamovida, con 2 coppie sorprese a fare sesso sotto gli occhi attoniti di villeggianti e residenti. Durante il bagno ha purtroppo avuto un malore e a nulla è servito l’intervento dei medici e del personale dell’1-1-8, in quanto l’uomo è morto poco dopo. Procacci aveva diretto per anni il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, e poi il Policlinico di Bari.
La lettera a Mattarella
Procacci era diventato famoso nel periodo del Covid poiché, durante la pandemia, aveva ricevuto una sanzione amministrativa di oltre 27.000 euro per aver superato l’orario previsto di straordinario e per aver trascorso intere giornate di lavoro nell’Unità operativa di Emergenza Urgenza che lui dirigeva.
Una sanzione che aveva fortemente irritato e deluso Procacci, che scrisse una lettera a Mattarella e alla ministra del lavoro Marina Calderone esprimendo la sua delusione per la multa ricevuta da uno Stato che prima definisce eroi i medici, e poi li multa se lavorano troppo per salvare quante più vite umane possibili. Alla fine non solo il provvedimento fu sospeso, ma furono inviate anche delle scuse pubbliche al medico pugliese.
L’addio della famiglia
La famiglia tramite il profilo Facebook di Vito Procacci ha comunicato la tragica notizia, annunciando che se n’è andato nel mare che lui amava tanto e che le esequie si terranno venerdì 23 agosto alle 16:00 nella Cattedrale di Bitonto.
Anche Vito Leccese, sindaco di Bari, ha voluto esprimere la sua tristezza e la sua vicinanza alla famiglia del medico, descritto come un esempio di generosità, competenza e dedizione mostrata ogni giorno verso i suoi pazienti, soprattutto durante l’emergenza del Covid-19.