Tragico epilogo per un 60enne dopo un intervento, i famigliari vogliono la verità

Dopo i casi registrati nei giorni e nelle settimane scorse, ancora un tragico epilogo per un salentino ed un caso medico che sembra tutt’altro che risolto. Un uomo di 60 anni di Gallipoli, G.L. le sue iniziali, terminalista in un centro scommesse, infatti, è deceduto a seguito di complicazioni sorte dopo un intervento medico. La sua famiglia ha sporto denuncia per fare chiarezza sulle circostanze del decesso, assistita dall’avvocato Stefano Zurzolo. La Procura, su pressione dei familiari, ha avviato un’indagine, riesumando la salma e aprendo un fascicolo per omicidio colposo e responsabilità medica, affidato alla PM Maria Grazia Anastasia. L’uomo, inizialmente senza particolari problemi di salute, aveva cominciato a soffrire di dolori persistenti causati da un’ernia nell’ottobre 2023. Così, si era recato al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi l’11 ottobre scorso, dove, dopo diverse ore di attesa, gli erano stati effettuati i primi esami. 

Tragico epilogo per 60enne, aperte le indagini

Tuttavia, nonostante i dolori, non era stato ricoverato, ma indirizzato a un trattamento ambulatoriale privato. Rincuorato dall’assenza di gravi preoccupazioni mediche, era tornato a casa. Il 9 novembre, a causa della riacutizzazione dei dolori, era stato nuovamente accompagnato al pronto soccorso, dove, dopo 11 ore di attesa, era stato finalmente ricoverato per gonfiore addominale. Nei giorni seguenti, le sue condizioni sembravano migliorare grazie alla somministrazione di Lasix per prepararlo a un intervento. Tuttavia, il 21 novembre, una biopsia al fegato aveva causato un’emorragia interna, aggravando il suo stato di salute. I dolori erano poi tornati, diventando insopportabili. Il 24 novembre, infine, aveva inviato un ultimo messaggio alla sorella in cui esprimeva il proprio malessere. Il 60enne è deceduto all’alba del giorno successivo. L’accaduto ha portato i familiari a denunciare l’ospedale, ipotizzando errori o negligenze nella gestione clinica del paziente, e richiedendo giustizia per il tragico epilogo.