Nuovo incontro, ieri al Comune, per risolvere il problema del trasporto dei disabili. Il sindaco Lucio Greco ha riunito attorno allo stesso tavolo l’assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo, il Presidente del consiglio comunale Totò Sammito, i dirigenti Giuseppe Montana e Maria Morinello, e i componenti della commissione consiliare al bilancio e ai servizi sociali Romina Morselli, Valeria Caci e Totò Incardona, per individuare tutte le strade percorribili ed evitare disagi ai cittadini.
Le soluzioni ora al vaglio sono tre. Innanzitutto, alla luce delle recenti sentenze emesse in varie parti d’Italia, che vanno nella direzione di togliere il paletto del possesso dell’assicurazione conto terzi in fase di aggiudicazione della gara pubblica, bisogna capire se esistono ancora i presupposti per mantenere la richiesta di questo requisito in caso di nuova gara pubblica. Per avere una risposta definitiva, si chiederà un parere direttamente all’ANAC.
A prescindere dalla risposta, se si dovesse indire una nuova gara, il Comune vuole comunque essere pronto a tutte le eventualità, anche al fatto che potrebbe andare deserta. In questo caso, la seconda soluzione prevederebbe il rimborso diretto alle famiglie, ossia la soluzione adottata fino ad oggi, ma previa regolamentazione.
Poiché per avere il parere dell’ANAC ci vorrà circa un mese, è stato chiesto alla dirigente Morinello se sia percorribile, anche economicamente, una terza strada, ossia quella che prevede di inquadrare il servizio del trasporto dei disabili nel terzo settore, soluzione già adottata già da altri comuni. Ci sarebbe, in questo caso, un avviso pubblico rivolto a tutte le associazioni di volontariato, e il Comune emetterebbe un rimborso forfettario a quella aggiudicataria.
“Amministrazione comunale, dirigenti e commissione – affermano il Sindaco, l’assessore Gnoffo, il Presidente Sammito e i componenti della Commissione – stiamo lavorando insieme senza sosta per avere la soluzione pronta in ogni caso ed in tempi brevi. Si sta valutando anche la possibilità di organizzare degli incontri con tutte le associazioni del territorio e con le famiglie interessate. Quello che ci preme è risolvere il problema una volta per tutte in modo condiviso ed evitare tensioni sociali. Il Comune fino ad oggi ha fatto quello che la legge e il regolamento gli imponevano di fare, ma i cittadini meritano risposte chiare e soluzioni concrete”.
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