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15enne

Travolge mamma e figlia sulle strisce pedonali, poi fugge: il pirata della strada era un dirigente comunale

Pubblicato il 19 Dicembre 2024

L’11 dicembre a Milano un tir ha travolto una giovane mamma 34enne a passeggio con i suoi gemellini e la madre, uccidendola. Pochi giorni dopo, lunedì 16 dicembre, stava per verificarsi un’altra tragedia simile, quando tra piazza Durante e via Casoretto, sempre a Milano, un SUV Audi Q3 di colore bianco ha travolto una donna con una bambina di 3 anni in un passeggino, per poi fuggire senza prestare soccorso. La madre, una donna 31enne di origini bengalesi, è rimasta illesa, mentre la bambina ha riportato traumi e contusioni al viso ed è stata portata in codice giallo all’ospedale Niguarda.

Individuato il pirata della strada

Sono subito partite le indagini e, come riportato dal Corriere della Sera, il pirata della strada sarebbe stato individuato in un dirigente comunale di 61 anni, arrestato dalla polizia locale. L’uomo è stato rintracciato nel pomeriggio del 16 dicembre, dopo 7 ore di indagine, mentre si stava avvicinando alla sua auto in via Melchiorre Gioia.

Le indagini sono state velocizzate da una dashcam installata all’interno di un furgone presente sulla scena, che ha inquadrato il drammatico investimento. La targa era poco visibile, ma le sequenze del video hanno permesso di identificare la marca, il modello e il colore del SUV, permettendo agli agenti di incrociare i dati con gli altri sistemi di videosorveglianza.

La difesa dell’uomo: “Non mi sono accorto di nulla”

Il dirigente comunale, intercettato dagli agenti, ha spiegato che è stressato psicologicamente poiché sta vivendo una seria crisi familiare e quindi, essendo sovrappensiero, non si è proprio accorto di aver urtato un passeggino: “Ho sentito solo un botto e ho avuto paura – si è giustificato – faccio mea culpa”. Ha poi detto di essersi accorto che era successo qualcosa solo due ore dopo, quando è passato sul luogo dell’incidente. Il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il magistrato ha evidenziato la “grave e pericolosa insensibilità” dimostrata dall’indagato, sottolineando come le conseguenze sarebbero potute essere gravissime.

L’uomo è stato sospeso dal suo ruolo nell’ufficio di Palazzo Marino per motivi disciplinari e su di lui pende l’accusa di lesioni stradali con omissione di soccorso. Tramite il suo avvocato ha fatto sapere di essere intenzionato a pagare i danni e di voler intraprendere un percorso con i servizi sociali e il processo è stato fissato il prossimo 15 gennaio.