Pubblicato il 3 Dicembre 2024
I treni regionali ancora una volta sono teatro di un’allucinante episodio di violenza, che vede protagonista una giovane 23enne originaria della Lombardia, salita sul convoglio armata addirittura di ascia e piccone. Dopo l’accoltellamento di un capotreno a Genova e dopo le molestie sessuali subite da una controllora nella stazione di Napoli, l’ennesimo sconcertante episodio di violenza giunge da un treno regionale nel parmense.
L’aggressione sul treno regionale
I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio di lunedì 25 novembre, quando il capotreno ha sorpreso una ragazza di 23 anni senza biglietto. La situazione si stava surriscaldando e così un carabiniere della Direzione Investigativa Antimafia libero dal servizio, che viaggiava sul treno per tornare a casa, ha deciso di qualificarsi e intervenire.
Il treno era partito da Bologna ed era diretto a Parma, ma la ragazza era priva del biglietto e non ha gradito per nulla l’intervento del carabiniere, che ha poi cercato di colpire con calci al basso ventre, il tutto condito da sputi e insulti.
Il militare ha cercato di calmare la ragazza, che invece ha estratto dallo zaino che aveva con sé un’ascia e un piccone, minacciandolo di colpirlo. A quel punto il carabiniere ha prima cercato di mettere in sicurezza gli altri viaggiatori, facendoli allontanare dalla carrozza e poi, dopo aver isolata la ragazza, si è avventato su di lei riuscendo a disarmarla e ad allontanare lo zaino contenente attrezzi vari.
L’arresto
Nel trambusto generale il treno è arrivato nella stazione di Parma, dove erano già presenti degli agenti della Polizia Ferroviaria, allertati dal capo treno. Arrivati in stazione lo “show” della ragazza, visibilmente alterata, è proseguito: la giovane infatti a fatica è stata bloccata dagli agenti della Polfer di Parma, tant’è che è stato necessario l’intervento dei sanitari dell’1-1-8 per sedarla.
La ragazza è stata identificata e denunciata per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di armi, mentre l’ascia e il piccone sono stati sequestrati. Il carabiniere è dovuto ricorrere alle cure mediche, essendo stato ferito con un morso alla mano, ma se la caverà con qualche giorno di riposo.