Pubblicato il 18 Aprile 2023
Nella notte è stata catturata l’orsa JJ4, responsabile dell’aggressione e della morte di Andrea Papi, giovane runner 26enne che si allenava abitualmente nei boschi della Val di Sole. Durante una delle sue solite corsette purtroppo si è imbattuto nell’orsa che l’ha aggredito mortalmente.
Che ne sarà ora dell’orsa JJ4?
Al momento l’orsa è stata trasferita al Centro di recupero fauna alpina Casteller, dove si trova già l’orso M49.
In mattinata alle 10:00 il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Giulia Zanotelli, nel Palazzo della Provincia autonoma, a Trento, faranno il punto della situazione per decidere le sorti dell’orsa.
Il governatore aveva firmato l’ordinanza di abbattimento, poi sospesa dal Tar. Durante la tramissione “Zona bianca” su Rete 4 aveva tuonato: “Il problema non è JJ4, ma è che di fronte alla morte di un ragazzo siamo qui che parliamo di un orso invece di una vita umana. Il mio compito è quello di garantire la sicurezza della comunità trentina”.
Le precedenti aggressioni dell’orsa
In base ai risultati dell’autopsia effettuata su Andrea Papi, il giovane runner era ancora vivo quando fu aggredito dall’orsa JJ4, 17 anni, esemplare che Fugatti ha definito problematico e quindi da abbattere.
Il plantigrado è nato in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, e fu protagonista di un’altra aggressione nel 2020 nei confronti di un padre e di un figlio che stavano facendo un’escursione sul monte Peller.
Anche in quel caso l’amministrazione comunale ne aveva chiesto l’abbattimento, ma l’ordinanza di cattura fu annullata dal Tar. Adesso si ripropone ancora lo stesso dilemma ma le sorti dell’orsa JJ4 sembrano essere appese davvero a un filo.
Nonostante la straziante morte del figlio, la madre di Andrea Papi non desidera la morte dell’orsa ma punta il dito contro chi gestisce il progetto Life Ursus che avrebbe dovuto evitare una situazione del genere.