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reddito di cittadinanza

Treviso, percettrice del reddito di cittadinanza sfrecciava a bordo di un’auto di lusso

Pubblicato il 9 Agosto 2023

Continua la lotta dello Stato contro i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza, anche se sarebbe più corretto chiamarli truffatori. Nel frattempo lo stretto giro di vite del Governo ha sospeso il reddito di cittadinanza a molti cittadini e prosegue la lotta contro chi percepisce indebitamente il sussidio.

E così, durante uno dei tanti controlli, la Guardia di Finanza ha beccato un’altra “furbetta” che percepiva il reddito e viveva in una casa popolare a Treviso, con un canone d’affitto inferiore ai 100 euro mensili, ma sfrecciava a bordo di una Bmw M3 Coupè.

La Procura l’ha segnalata per falsità ideologica commessa in atto pubblicato dal privato, in quanto aveva omesso nella dichiarazione sostitutiva unica di indicare la proprietà della vettura del convivente.

Pizzicata un’altra “furbetta” del reddito di cittadinanza: i fatti

Secondo le indagini del Gruppo Treviso è emerso che l’auto era stata acquistata nel 2022 con un bonifico emesso da un conto corrente intestato alla donna, che già percepiva il RDC.

L’importo totale per acquistare la fiammante vettura però superava di gran lunga i limiti di patrimonio previsti per il nucleo familiare del percettore, perciò è immediatamente scattata la segnalazione per il reato di indebita percezione.

Il Tribunale di Treviso, accertati i fatti, ha condannato la donna a 9 mesi di reclusione, pena sospesa, poi commutati in una multa da 20.250 euro. L’Inps di Treviso ha provveduto a revocare l’erogazione del sussidio e ha chiesto la restituzione di quanto percepito indebitamente.

L’auto “maledetta”

Non è purtroppo l’unico caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza e solo pochi mesi fa si scoprì addirittura che molti camorristi o familiari di carcerati e di clan malavitosi percepivano il reddito.

L’auto in questione, la Bmw M3 Coupè, è nata sotto una cattiva stella poiché fu al centro delle cronache nel marzo 2022, quando fu coinvolta in un incidente stradale a Preganziol, comune in provincia di Treviso, che costò la vita a due donne che viaggiavano a bordo di un’utilitaria.

Alla guida dell’auto c’era il compagno e convivente della donna, che ha patteggiato la pena di 3 anni e 4 mesi di carcere.