Pubblicato il 19 Luglio 2024
Trump è il solito Trump. Nonostante l’invito alla moderazione dopo l’attentato dal quale è scampato, il tycoon ha esibito nuovamente i toni infuocati che lo contraddistinguono quando si rivolge ai suoi elettori.
Nella notte conclusiva della convention repubblicana nel Fiserv Forum di Milwaukee, sotto una suggestiva pioggia di 100 mila palloncini rossi, bianchi e blu, i colori della bandiera americana, sulle note dell’aria “Nessun dorma” della Turandot di Puccini (con il finale “Vincerò, vincerò), si è presentato più agguerrito che mai.
E ha risfoderato temi e promesse che hanno gettato ombre inquietanti sugli effetti che potrebbe avere la sua riconquista della Casa Bianca.
“Sono qui stanotte per sviluppare una visione che valga per tutta la nazione”, ha detto di fronte alle migliaia di delegati e attivisti e al pubblico televisivo.
Ha ribadito che il primo giorno del suo insediamento allargherà le trivellazioni petrolifere e chiuderà il confine, dove completerà il muro. Seguiranno “la più grande deportazione nella storia del Paese” e un altro taglio delle tasse.
“Sarà una vittoria incredibile”, ha affermato sicuro di avere la meglio su Biden o su chi lo sostituirà, visto che sono sempre più frequenti le voci di un ritiro dell’attuale presidente Usa dalla competizione elettorale.
“Non dovrei essere qui stasera. Ma avevo Dio dalla mia parte”, ha detto riferendosi all’attentato.
TRUMP: “I stand before you in this arena only by the Almighty Grace of God.” pic.twitter.com/TzgRnNsOqW
— Russell Brand (@rustyrockets) July 19, 2024
Sul fronte internazionale, Trump, che oggi parlerà al telefono con Zelensky, ha promesso la pace, senza spiegare come: “Metteremo fine ad ogni singola crisi internazionale che é stata creata dall’amministrazione in carica, inclusa l’orribile guerra tra Russia e Ucraina. Con me non sarebbe mai successo. E quella causata dall’attacco di Hamas contro Israele”.