Un sincero, apprezzamento.
Un Trump letteralmente affascinato dal dittatore responsabile dell’Olocausto, della Seconda Guerra Mondiale, di morte e distruzione in Europa, anche per il suo popolo, per la Germania che subì le tragiche conseguenze delle sue scelte anche dopo la fine del conflitto.
Lo scrive Jim Sciutto, giornalista della Cnn, nel suo nuovo libro The Return of Great Powers, in uscita oggi negli Usa. I clamorosi commenti sono stati riferiti al giornalista da John Kelly, il generale che Trump volle al suo fianco come capo di gabinetto da luglio 2017 a gennaio 2019.
“Mi disse Beh, ma Hitler ha fatto diverse cose buone. Cosa?, gli rispondo io. Beh, ha ricostruito l’economia“, prosegue Trump nel dialogo privato, secondo quanto ricostruisce Kelly.
Il generale si racconta incredulo di fronte alle affermazioni dell’allora presidente.
“Cosa fece però dopo aver ricostruito l’economia? La rivoltò contro il suo stesso popolo e contro il mondo”, bacchetta poi Trump il dittatore.
prova ad opporsi con scarso successo il generale.
Quel che è più allarmante è che, secondo Kelly, l’ammirazione di Trump per il dittatore nazista andrebbe ben oltre il riconoscimento di più o meno circoscritti meriti economici. Ma al cuore della sua personalità e metodo di gestione del potere.
E’ quel che più preoccupa gli osservatori interni ed esterni alla vigilia delle primarie in Georgia che potrebbero assegnargli matematicamente la nomination repubblicana.
Non è nuovo, comunque, ad apprezzamenti per leader discussi, anche se quelli per il mostro per eccellenza della storia contemporanea, da chi già ha dimorato all’interno della Casa Bianca, spiazzano tutti
Dal “Fantastico” Viktor Orban al “Brillante” Xi Jinping fino al “Buon” Vladimir Putin, non è un segreto che se Trump fosse rieletto la politica estera degli Stati Uniti rischierebbe di cambiare radicalmente.
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