Trump mantiene la “promessa”: migranti in catene espulsi dagli USA con aerei militari, le foto choc dalla Casa Bianca

Dopo la vittoria Donald Trump in un discorso aveva preannunciato una nuova età dell’oro per gli USA: caccia ai migranti irregolari e stop alle guerre erano due dei suoi chiodi fissi e ha mantenuto la “promessa”, almeno per quanto riguarda l’espulsione degli immigrati clandestini. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha annunciato che sono iniziate le espulsione dei migranti irregolari con aerei militari. Sui social della Casa Bianca è stata pubblicata una foto che ritrae 9 clandestini incatenati portati su un aereo che li rimpatrierà, con la scritta “Promesse fatte, promesse mantenute”. Nel post viene inoltre comunicato che Trump sta mandando un messaggio forte al mondo: ci saranno conseguenze per chi entra illegalmente negli Stati Uniti.

Arresti ed espulsioni: Trump dichiara guerra ai clandestini

Fonti della US Customs and Border Protection hanno riferito a Fox News che le foto sui social sono state scattate al Biggs Army Airfield di Fort Bliss a El Paso, in Texas. Le persone incatenate salgono su un aereo militare C-17 del 301st Airlift Squadron del 60th Air Mobility delle base aerea di Travis. Si tratterebbero di circa 80 immigrati clandestini provenienti dal Guatemala.

Il tycoon però non si è fermato qui e, come riferito da Fox News, l’ICE (Immigration and Customs Enforcement) ha arrestato il 23 gennaio oltre 530 clandestini tra diverse persone accusate di reati sessuali su minori, appartenenti a gang e criminali vari. Proprio all’ICE è stato affidato il compito del trasferimento forzato dei migranti irregolari e, prima del 23 gennaio aveva già arrestato 460 persone. Nei primi 4 giorni dell’amministrazione Trump si sono contate circa 1.000 persone arrestate.

Inoltre Trump ha sospeso le ammissioni dei rifugiati, dichiarato un’emergenza al confine meridionale e aumentato la presenza militare statunitense al confine.

L’autorizzazione ad operare in aree sensibili

Trump ha dichiarato una guerra aperta senza quartiere ai clandestini e ha anche autorizzato gli agenti ad arrestare persone in luoghi considerati sensibili, come scuole, chiese e aziende, annullando di fatto una normativa dell’amministrazione Biden che invece vietava arresti in aree sensibili.

Il 23 gennaio gli agenti all’ICE hanno arrestato diverse persone in un mercato ittico di Newark nel New Jersey, cosa che ha fatto infuriare il sindaco Ras Baraka, che ha etichettato l’operazione come un atto oltraggioso, nonché una violazione del Quarto Emendamento poiché non è stato esibito alcun mandato.

Baraka si è indignato sostenendo che uno degli arrestati è un veterano dell’esercito americano, che ha subito l’umiliazione di veder messa in discussione la veridicità della sua documentazione militare.

L’abolizione dello ius soli

Il tycoon però è scatenato e ha anche annunciato il ricorso contro la decisione del giudice federale di Seattle che, per il momento, ha bloccato l’ordine esecutivo per mettere al bando lo ius soli, cioè il diritto di cittadinanza per chi nasce sul suolo americano, che è previsto dalla Costituzione. Il giudice ha etichettato come incostituzionale l’abolizione dello ius soli, ma Trump ha già annunciato che farà ricorso. Il provvedimento di Trump rischia di negare il diritto alla cittadinanza americana anche ai figli di residenti temporanei negli Stati Uniti, non solo a quelli entrati nel paese illegalmente.