Tariffe a tutti al 10%, più alte per i 60 cattivi. ‘Derubati’.
Donald Trump lancia la sfida al commercio mondiale e, dichiarando l’emergenza nazionale per ridurre il deficit commerciale, annuncia dazi al 10% per tutti i paesi e tariffe reciproche per i 60 ‘più cattivi’, quelli con i maggiori squilibri commerciali nei confronti degli Stati Uniti.
I dazi “porteranno l’età dell’oro”, rilanceranno il “sogno americano” e “genereranno miliardi di miliardi di dollari per ridurre le nostre tasse e il nostro debito”, ha detto Trump da un Giardino delle Rose della Casa Bianca vestito a festa con una sfilza di bandiere a stelle e strisce e alla presenza di tutto quasi tutto il suo governo.
Davanti ai suoi e a molti lavoratori dell’industria dell’auto e dell’acciaio, il presidente trionfante ha annunciato la svolta economica con cui “rimettiamo l’America First” e rendiamo l’America di nuovo ricca. “Make America Wealthy Again”, ha detto Trump. E’ il “giorno della liberazione, il giorno in cui reclamiamo il nostro futuro, uno dei più importanti della storia”, sono state le sue prime parole salendo sul palco e svelando i dazi reciproci.
“Faremo pagare quello che gli altri ci tassano. Reciprocità significa che faremo agli altri quello che fanno a noi, è molto semplice”, ha spiegato precisando successivamente che i dazi non saranno esattamente reciproci.
“Li tasseremo la metà di quello che ci tassano”, ha osservato facendo l’esempio dell’Unione Europea. L’Ue “ci fa pagare il 39% e noi imporremo dazi al 20%”, ha messo in evidenza. Per Israele le tariffe saranno del 17%, per il Brasile al 10%. Tutto il mondo “ci hanno rubato per 50 anni ma non accadrà più. Questa sarà l’età dell’oro dell’America. Imporremo “, ha aggiunto ricordando che le tariffe reciproche saranno affiancate dai dazi al 25% su tutte le auto importate. “Se volete dazi zero, venite e produrre in America”, ha aggiunto Trump ribadendo un mantra che gli è caro da mesi, da quando – subito dopo la sua elezione – è intervenuto a Davos.
L’ordine esecutivo firmato dal presidente americano prevede una clausola che gli consente di rispondere a qualsiasi tipo di ritorsione. “Risponderà”, hanno assicurato senza esitazione alcuni funzionari dell’amministrazione Trump ribadendo l’urgenza all’interno dell’amministrazione per affrontare una situazione divenuta ormai insostenibile. Il piano “apre una nuova era” per gli States, hanno aggiunto celebrando il “giorno della liberazione” americana dalle pratiche sleali di cui il paese è stato vittima per decenni. I dazi sono la “regola d’oro per la nuova età dell’oro americana”, hanno sottolineato ancora nel corso di una conference call.
Dazi minimi del 10%, che diventano “reciproci” per i Paesi che la Casa Bianca ritiene ingiusti nelle proprie politiche commerciali verso gli Usa: a partire dalla Cina che si vede inflitto un 34% sul proprio export verso gli Usa, mentre l’Unione europea vedrà un aggravio del 20% per il suo export nel momento in cui approda alle dogane Usa e la Gran Bretagna si fermerebbe alla soglia minima del 10%.
Di seguito, la lista dei dazi più significativi – con effetto “immediato” – annunciati oggi dal presidente Donald Trump. Con l’eccezione significativa di Canada e Messico, per ora esenti dai dazi reciproci ma soggetti ai dazi selettivi del 25% su alcuni beni già annunciati nei giorni scorsi.
CINA 34%
UE 20%
SVIZZERA 31%
GRAN BRETAGNA 10%
GIAPPONE 24%
INDIA 26%
COREA DEL SUD 25%
INDONESIA 32%
CAMBOGIA 49%
THAILANDIA 36%
TAIWAN 32%
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