Continua ad infuriare la guerra tra Ucraina e Russia, dove in questi giorni si stanno svolgendo le elezioni presidenziali con episodi a dir poco rocamboleschi: dalle molotov e alle cabine elettorali incendiate fino ai cittadini che si sono recati a votare con costumi buffi e grotteschi.
Una guerra che inevitabilmente sta interessando l’intera Europa, ma qual è la posizione dell’Italia? Lo ha chiarito Antonio Tajani, ministro degli Esteri, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Tajani ha ribadito il supporto all’Ucraina, ma ha smentito l’ipotesi dell’invio di truppe italianel poiché “l’Italia non è in guerra con la Russia”.
Tajani ha sottolineato che l’Italia si è schierata al fianco dell’Ucraina, un paese aggredito in violazione di ogni regola internazionale che si trova proprio alle porte dell’Europa. Il ministro ha ribadito dunque che l’Ucraina non resterà sola e che non è previsto un intervento diretto della Nato, poiché ciò potrebbe provocare un’escalation che rischierebbe di sfociare nel nucleare, con conseguenze pericolosissime come una terza guerra mondiale.
L’intervento della Nato nel conflitto russo-ucraino è tornato un tema di attualità dopo che Macron, presidente francese, non ha escluso la possibilità dell’invio di truppe per evitare che la Russia possa prevalere. Tajani ritiene che sulle parole di Macron abbiano potuto incidere le future elezioni europee, previste a giugno, sulle quali inevitabilmente pesa il conflitto russo-ucraino.
La guerra in Ucraina rischia di aver un effetto domino su altri eventi di importanza mondiale, come le prossime elezioni negli Stati Uniti, dove un’eventuale vittoria di Trump, tutt’altro che impossibile, potrebbe spingere gli USA a non fornire più supporto a Kiev. Hanno fatto molto rumore anche le parole del papa, che ha invitato i vertici ucraini a negoziare la pace.
Tajani ha escluso la possibilità di una resa dell’Ucraina e il suo obiettivo è arrivare ad una pace che soddisfi entrambe le parti. Il ministro si è inoltre augurato che Iran e Cina non supportino la Russia, cosa che allargherebbe ulteriormente e pericolosamente il conflitto.
Dopo che la Danimarca ha annunciato l’intenzione di rendere obbligatoria la leva militare anche per le donne, Tajani si è soffermato sull’argomento e ha escluso la possibilità di reintrodurre la leva militare obbligatoria anche in Italia. “È vero che il nostro esercito ha un’età media piuttosto alta, ma certo non si risolve il problema con una leva a cui nessuno ha mai pensato” – ha chiosato il ministro.
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