Pubblicato il 18 Dicembre 2023
Negli ultimi giorni la trasmissione “Chi l’ha visto” ha mandato in onda alcuni messaggi inquietanti che Turetta ha inviato a Giulia Cecchettin e che hanno evidenziato l’ossessione morbosa del reo confesso verso la 22enne.
Oggi, 18 dicembre, Filippo Turetta compie 22 anni nel carcere di Montorio Veronese, dove è stato trasferito dall’ala psichiatrica sperimentale all’infermeria insieme ad un’altra ventina di detenuti. Non è considerato più “a rischio” di autolesionismo dopo il suo rientro in Italia, dove è arrivato molto provato a detta dei suoi legali.
Compleanno tra tv, libri e Playstation
Dalle fonti derivanti da radio carcere, come racconta il Gazzettino Turetta “fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto”. Turetta non avrà trattamenti particolari nel giorno del suo compleanno, infatti lo stesso Gazzettino ha spiegato che “la popolazione carceraria non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto agli altri”.
Turetta, come gli altri detenuti, avrà la possibilità di accedere in una sezione del carcere dove potrà guardare la tv e giocare con la Playstation. “Un solo apparecchio per tutti in una saletta, ovviamente, non dentro la sua cella” – hanno dichiarato al quotidiano alcune fonti informate.
Le indagini sull’auto di Turetta
I genitori, dopo il primo colloquio con il figlio, potrebbero decidere di andare a trovarlo per la seconda volta. Intanto c’è grande attesa per conoscere i risultati delle analisi dei Ris di Parma sulla Fiat Punto del ragazzo, arrivata in Italia lo scorso venerdì 15 dicembre.
Con la formula dell’accertamento irripetibili, quindi con la presenza di consulenza nominati da tutte le parti in causa, si potrebbe procedere con la cosiddetta tecnica del “bloodstain pattern analysis”.
In particolare si procederà all’analisi della carrozzeria, dell’abitacolo e del bagagliaio per stabilire la dinamica dell’assassinio in base alla disposizione delle macchie di sangue e se ci sia stata premeditazione. Nell’auto sono stati ritrovati i suoi guanti, il suo zaino, un coltello di 12 centimetri e un cellulare che probabilmente apparteneva a Giulia Cecchettin.
La rabbia nel paese di Torreglia
A Torreglia, paese nativo di Turetta dove vive ancora la sua famiglia, nessuno vuole più sentir parlare di lui. “Non mi importa che domani sia il suo compleanno, come non importerà nessuna altra notizia sul suo conto. Non voglio neanche ricordare di averlo conosciuto” – dice un abitante della zona al Gazzettino.
Anche Marco Rigato, sindaco di Torreglia, ha fatto presente che il paese deve andare avanti pur non dimenticando la tragedia: “Senza dimenticare il dolore e la vicinanza alla famiglia e agli amici, siamo una comunità che vive ogni giorno di esperienze positive”.