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Turismo dell’orrore: selfie e foto in posa nel campo di concentramento di Birkenau. La foto che indigna il web

Pubblicato il 18 Aprile 2023

Si chiama turismo del terrore ed è una pratica che consiste nella ricerca di quei luoghi ammantati di mistero e di un macabro fascino poiché proprio lì si sono verificate tragedie e delitti efferati. Uno dei casi più lampanti è il naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio, dove accorsero molte persone per farsi una foto con la nave riversa su un lato ancora in mare.

Ebbene recentemente c’è stato un altro episodio che ha scioccato e indignato il web: molte persone sono state sorprese a scattarsi selfie e foto in posa a Birkenau, in Polonia, ex campo di concentramento dell’esercito nazista tedesco.

Selfie e foto in posa: l’orrore corre sul web

In una foto scattata lo scorso 15 aprile da Maria Murphy, giornalista di GB News, si vede una ragazza sorridente sdraiata sulle rotaie mentre si riavvia i capelli all’indietro e si fa fotografare da un amico.

Poco più dietro c’è una ragazza che, come un gioco, prova a tenersi in equilibrio sui binari, quegli stessi binari dove decenni fa partivano i treni della morte piene di deportati, molti degli quali ebrei, destinati ad una morte atroce.

“Oggi ho vissuto una delle esperienze più strazianti della mia vita. Purtroppo non sembrava che tutti lo trovassero così toccante” – scrive la giornalista su Twitter.

La giornalista ha spiegato in tv la sua esperienza: “Non era solo questa ragazza a posare per un selfie in questo posto orribile, ce n’erano diverse di persone che si fotografavano così”.

La foto ha ricevuto quasi 30 milioni di visualizzazioni e molte persone si sono indignate per la scarsa sensibilità mostrata dai ragazzi dinanzi ad un luogo che rappresenta morte e orrore.

La Murphy aggiunge: “La cosa incredibile non è stata tanto la viralità della foto quanto le centinaia di persone che hanno commentato dicendo ‘è successo anche quando io sono stato ad Auschwitz’, ‘è successo anche a Dachau’. Significa che le persone si preoccupano di più del loro aspetto sui social media che di capire cosa è successo in questi luoghi”.

Interviene il Memoriale di Auschwitz

La foto non è passata inosservata al Memoriale di Auschwitz che, tramite il suo account ufficiale, ha rilasciato questa nota: “Le immagini possono avere un immenso valore emotivo e di documentazione per i visitatori. Le immagini ci aiutano a ricordare. Quando si arriva ad Auschwitz, i visitatori devono tenere presente che entrano nel sito autentico dell’ex campo dove sono state assassinate oltre un milione di persone. Rispettate la loro memoria”.